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lunedì 8 ottobre 2012

Il giardino in rosa: il think pink garden ad orticolario 2012. Romantico e divertente...


Visitando Orticolario 2012 la nostra attenzione è caduta sullo stand realizzato da un designer cernobbiese. Leonardo Magatti  e il suo team di professionisti ed operatori del settore in collaborazione con Jardin Suisse Ticino hanno realizzato un progetto d'impatto dal design semplice e pulito che ha catturato l'attenzione del pubblico presente.  Simbolo della capacità di dare e riceve amore, il colore rosa conferisce passione e vitalità in amore sia per se stessi che  per altri. Questo colore delicato ha la funzione di aumentare l’intuito nelle donne e aiutano  gli uomini a capire   meglio il gentil sesso. La caratteristica principale del colore rosa è quella alleggerire la mente e di scacciare i pensieri negativi che vi si possono annidare. Ma questo colore simboleggia anche la capacità di aprirsi verso il prossimo in un continuo ed equilibrato scambio tra il dare e il ricevere. Infonde  la capacità del perdono ed esprime il reciproco bisogno di dare e riceve tenerezza. Chi predilige il rosa è capace di grandi amori passionali dove dona tutto se stesso con totale abnegazione. Le persone che amano  il colore rosa amano gli ambienti sereni, eterei e desiderano  stare in compagnia di individui che esprimono dolcezza. La dote più grande per chi predilige questo colore è la facilità con cui può entrare in contatto con tutto quello che lo circonda attraverso i sensi.
Chiunque scelga questo colore rinnega l’ arroganza e la disarmonia,  poiché il rosa è il colore delle emozioni semplici e cristalline. Abbiamo intervistato una signorina gentile durante la nostra visita che ci ha illustrato il giardino descrivendoci la storia d'amore di un simpatico fabbro innamorato di una bella pittrice. Lui ha costruito per lei la struttura e le ha chiesto di sposarlo.... lei ha aggiunto i  fiori e ha detto si al suo amato.. Un'atmosfera suggestiva e divertente dove non sono mancati i confetti (rosa ovviamente) che sono stati distribuiti ai presenti. Nella serata di sabato si è svolto anche il Think pink Garden Party in collaborazione con il ristorante la Vignetta che ha servito drink rosa e stuzzichini con petali di fiori.
 
 

 
 
 
Bellissime idee, bellissimo stand e tanta cura per i particolari.
Il pubblico di Orticolario sarà probabilmente abituato alle stravaganti idee del designer e ricorderà i suoi precedenti giardini da favola : il Fairy Garden e il Lovely Garden. Abbiamo richiesto informazioni sulla mente che ha creato questo piccolo capolavoro ed abbiamo saputo che Leonardo Magatti ha un’esperienza consolidata in questo campo. La sua conoscenza florovivaistica unita al suo estro artistico donano  indubbiamente  un tocco di originalità, eccellenza e forte emotività. Abbiamo sfogliato l'album di foto e abbiamo visto delle creazioni che lasciano a bocca aperta. Questo simpatico designer sa trasformare gli spazi aperti in luoghi dall’atmosfera magica, ricchi di pace e armonia, dove la disarmante bellezza della natura si sposa alla sapiente esperienza di questo paesaggista fuori dal comune.
Siamo stati davvero sorpresi e davvero entusiasti da questo gruppo di artisti e siamo lieti di celebrare i loro successi contribuendo con questo nostro piccolo articolo.  Trovare un gruppo di professionisti di così alto livello ma che conosce l'umiltà e che tratta con genuina e sincera simpatia le persone è davvero difficile!   Complimenti a tutti voi... e aspettiamo notizie in merito alle nozze di Gauro e Rosa.
 

 
In collaborazione con:
Vivai la Siepe e il Faggio (Como e Montano Lucino) http://www.vivailasiepe.com/
Microplants società agricola
Caffè Chicco d'Oro
Associazione commercianti Lugano
Associazione Via Nassa Lugano
Albergo ristorante la Vignetta www.lavignetta.it
 
 
 
Ringraziamo  per questo intervento la sig.ra Maria Bianchi

venerdì 5 ottobre 2012

"La Como Male" : l'arte del tatuaggio a Como (ex So precious Tattoo)


Il tatuaggio è una pratica dalle origini antichissime. Le pitture funerarie dell'antico Egitto mostrano tatuaggi sui corpi delle danzatrici, tatuaggi rinvenuti anche su alcune mummie femminili (2000 a.C.).
I Celti adoravano divinità animali come il toro, il cinghiale, il gatto, gli uccelli e i pesci e in segno di devozione “disegnavano” i loro idoli sulla propria pelle come in segno di fede.
Gli antichi romani, che credevano fermamente nella purezza del corpo umano,   vietarono il tatuaggio che era invece  utilizzato come strumento per marchiare criminali e condannati; solo successivamente, in seguito alle battaglie con i britannici che portavano tatuaggi come segni distintivi d'onore, alcuni soldati romani  colpiti dalla ferocia e la forza dei nemici  cominciarono ad emularli  tatuandosi sulla pelle  i propri marchi distintivi. Fra i primi cristiani era invece diffusa l'usanza di osteggiare la propria fede tatuandosi la croce di Cristo sulla fronte.
Nell'undicesimo e dodicesimo secolo i crociati portavano sul corpo il marchio della Croce di Gerusalemme, questo permetteva, in caso di morte sul campo di battaglia, di fare in modo che il soldato ricevesse l'appropriata sepoltura. Dopo le Crociate il tatuaggio scomparve dal territorio europeo e si spostò verso altri continenti . Nei primi anni del 1700, i marinai europei entrarono in  contatto con le popolazioni indigene delle isole del  Pacifico, dove il tatuaggio aveva un'importante valenza culturale come ad esempio a Tahiti dove  le ragazze venivano tatuate di nero sulle natiche  quando raggiungevano la maturità sessuale. Gli Hawaiani si tatuavano tre punti sulla lingua.
In Borneo gli indigeni si tatuavano un occhio sul palmo delle mani come guida spirituale che li avrebbe aiutati nel difficile passaggio all'aldilà. A Samoa era diffuso il "pe'a", tatuaggio su tutto il corpo che richiedeva 5 giorni di sopportazione al dolore ed era considerato una prova di coraggio, infatti chi riusciva nell'impresa veniva onorato con una grande festa. Il primo a indicare con il nome "tattoo" ovvero la pratica della decorazione del proprio corpo  fu l'esploratore James Cook che descrisse con precisione gli strumenti osservati nei riti religiosi degli indigeni, divenendo il primo portavoce europeo di questo culto  ornamentale del corpo.

I metodi utilizzati variavano da zona a zona: i  tahitiani per tatuare si servivano di una conchiglia affilata attaccata ad un bastoncino. In Nuova Zelanda i Maori firmavano i loro trattati disegnando fedeli repliche dei loro tatuaggi facciali personalizzati chiamati moko. Questi moko sono usati ancora oggi per identificare il portatore come appartenente ad una certa famiglia o per simbolizzarne le conquiste ottenute nell'arco della vita. Nei primi vent’anni dell’ottocento cominciò anche  la macabra usanza di barattare pistole con teste tatuate di guerrieri Maori e per far fronte alla domanda i commercianti di schiavi arrivavano addirittura a far tatuare gli indigeni catturati in battaglia per poi ucciderli e vendere le loro teste. Solo nel 1831 il governo britannico dichiarò illegale l'importazione di questi trofei umani. In Giappone il tatuaggio era praticato fin dal quinto secolo avanti Cristo  per  scopo estetico, per scopo magico e per marchiare criminali.
Curioso sapere che la nascita dei bellissimi tatuaggi orientali che tutti oggi conosciamo sia dovuta all'imposizione nell'antico Giappone di dure leggi repressive che vietavano alla popolazione di basso rango di portare kimoni decorati. In segno di ribellione queste stesse persone cominciarono a portare, nascosti sotto i vestiti, enormi tatuaggi che coprivano tutto il corpo partendo dal collo per arrivare ai gomiti e alle ginocchia. Il Governo nel 1870 dichiarò illegale questa pratica  ma il tatuaggio continuò a fiorire e a prosperare nell'ombra. Anche la mafia giapponese, adottò ben volentieri la pratica "fuorilegge" del tatuaggio su tutto il corpo. I loro disegni, molto elaborati, rappresentavano solitamente conflitti irrisolti ma riproducevano anche simboli di qualità e caratteristiche che questi uomini intendevano emulare. Il 1891 è  da ricordare come una data molto importante poiché l'inventore  Samuel O'Reilly di NY brevettò la prima macchinetta elettrica per tatuaggi, sbaragliando le tecniche precedenti più lente e soprattutto molto più dolorose.

Oggi la pratica del tatuaggio è molto diffusa  Nella seconda metà di questo secolo questa forma di linguaggio e di espressione del proprio corpo si è sviluppata non più soltanto come fenomeno popolare e di ribellione, ma anche come raffinata tendenza culturale, che procede di pari passo con il  nuovo modo di considerare la moda, le tendenze artistiche, la sessualità e il proprio essere. Un grande professionista di quest’arte è Enzo Oldink  titolare di La Como Male (ex so precious tatoo)  a Como.  Enzo è specializzato in tutti gli stili con preferenza per il giapponese e l'od style,m eseguendo lavori personalizzati e coperture "impossibili" di vecchi tatuaggi.  Enzo Oldink tatua dal 1993 con grande passione e professionalità ed ha passato la maggior parte dei suoi anni lavorativi nel suo studio sul Lago Maggiore collaborando anche con altri tattoo shop. Alla fine del 2012 si è trasferito a Como ed ha aperto il suo studio di tatuaggi ottenendo fin da subito un grandissimo successo. Se amate la raffinata arte del tatuaggio visitate lo store di Enzo e fatevi consigliare da lui. La Como Male è una realtà sicura e totalmente professionale per tutto ciò che riguarda la body art. Enzo è conosciuto, apprezzato e ricercato non solo nel territorio comasco ed ha partecipato ha molte convention nazionali ed internazionali con altri  professionisti. 

Per info:
LA COMO MALE (ex so precious tatoo)
VIA CARLONI 2 B
COMO
MOB 345 447 7638

mercoledì 3 ottobre 2012

Le Vetrine in fiore e Orticolario 2012: Cernobbio si veste di natura!


Ci siamo!! Orticolario si avvicina e dal 5 al 7 ottobre 2012 aprirà i battenti per accogliere una grande affluenza di pubblico.  Tre giorni di puro fascino e suggestione, tra fiori e piante, nella prestigiosa location di Villa Erba: una vera e propria esperienza sensoriale unica che, nel corso delle edizioni, ha richiamato flussi turistici da tutto il mondo. Confcommercio Como ha voluto sfruttare appieno le potenzialità di tale evento, coinvolgendo attivamente le diverse categorie, in particolare il Gruppo fioristi, i commercianti e i ristoratori di Cernobbio e Como.
In primo luogo Confcommercio ha creato una strategica sinergia tra i commercianti e i fioristi, chiedendo ai primi di decorare le vetrine con l'aiuto e la professionalità dei secondi. Tutto ciò per rendere Como e Cernobbio delle meravigliose “Città in fiore” per  aumentare l’affluenza turistica e  potenziare il tessuto commerciale.
 
 
                                          La vetrina dell'Estense Arte - Via Regina 22 A
                                                            www.estensearte.com
 
 
                        Creazione floreale presso la Boutique Via Regina 22 B - Cernobbio
 

Cernobbio si sta preparando attivamente per l’evento le “Le vetrine in fiore”. Passeggiando per la cittadina si possono già ammirare delle splendide creazioni floreali. Tutti i visitatori di Orticolario potranno presentarsi nei punti vendita a che aderiscono all’iniziativa e presentando il biglietto d’ingresso potranno usufruire di un trattamento speciale sui loro acquisti.

Un’occasione unica per visitare una delle fiere più importanti del territorio lariano e visitare Cernobbio e Como per ammirare le creazioni dei fioristi.

 
                                     Sartoria Orefice Cernobbio www.sartoriaorefice.com


fiori... I fiori, sono le creature più dolci che Dio abbia mai fatto e alle quali si sia dimenticato di infondere un'anima.

H.W. Beecher

info:
 

LE ATTIVITA' CHE PARTECIPERANNO A CERNOBBIO:

VIA REGINA 22 B -ABBIGLIAMENTO (via Regina 22 B)

VERGOTTINI - ABBIGLIAMENTO (via Regina nr 83 c - Via Regina 32)

SARTORIA OREFICE (Via Regina 16)

PENNY LU ABBIGLIAMENTO (Via Volta 1)

KRIS NORDIC - OGGETTISTICA E TELERIA (Via Regina 34/36)

GALLERIA ESTENSE ARTE - (Via Regina 22 A)

DESIGN ITALIAN GROUP - ARREDAMENTO (Via V Giornate 33)

WILMA BINI - ABBIGLIAMENTO (Via Regina 67)

MDL - MANIFATTURE DEL LAGO (Via Regina 49 A)

CALZATURE RIGAMONTI (Via Regina 28 A)

LAURA EPIFANI - CALZATURE E ABBIGLIAMENTO

(Via Regina 47 - Piazza Partigiani 1)

OSTERIA IL BEUC (Via Cavallotti 1)

IL CICLISTA - CERNOBBIO (Via V Giornate 5)

FORNO E CONTORNO - PANIFICIO (Via V Giornate 5)

STUDIO ROSSETTI (Via V Giornate 25)

BANCA CARIGE (Via Regina 16)