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lunedì 31 luglio 2017

Davide Bernasconi: breve storia di un grande uomo




Un  salto nella storia di Cernobbio,  o meglio e di chi ne ha fatto parte ed ha contribuito al suo sviluppo. Siamo nel 1872 e Davide Bernasconi, milanese di nascita, si stabilisce a Cernobbio per iniziare la sua personale avventura commerciale, aprendo l' omonima azienda tessile, con circa sessanta telai meccanici destinati a produrre tessuti di pura seta e misto seta con altre fibre naturali come lana e cotone. Bernasconi iniziò con un piccolo stabilimento, ma che in pochi anni si sviluppò fino a raggiungere, prima della fine dell’ottocento, dimensioni decisamente importanti con oltre 600 telai e più di 1000 dipendenti.  La sua azienda era florida e,  grazie ad ingenti capitali a disposizione, continuò il suo sviluppo sia in termini di apparecchiature industriali sia nella corsa alla conquista dei mercati esteri. Agli inizi del 900 si aggiunsero all'azienda cernobbiese altri stabilimenti:  a Morbegno e a Cantello ai quali seguirono quello di Solbiate e di Maccio. L’azienda produceva quasi sette milioni di metri di tessuto all’anno, commercializzato  in tutto il mondo. I cavalli di battaglia  erano i tessuti per abbigliamento femminile, per cravatte e per ombrelli. La sua crescita non si fermò neanche a causa della guerra. Infatti dopo la Prima Guerra Mondiale Bernasconi acquistò ed avviò altri stabilimenti: uno a Pomerio, uno a Giussano e uno a Figliaro.
Bernasconi si dimostrò un grande imprenditore e un uomo premuroso preoccupandosi  anche del benessere delle sue maestranze istituendo dormitori, un condominio per gli operai e delle  abitazioni per  impiegati e dirigenti. Non si interessò soltanto alla fabbrica e ai suoi dipendenti, ma diede un contributo significativo anche allo sviluppo di Cernobbio. Si deve a lui la costruzione dell'asilo infantile (che ancora oggi porta il suo nome), iniziata nel 1880 e ultimata nel  1883. Inoltre nel decennio successivo si mobilitò per portare energia elettrica e gas in tutto il paese. Fu eletto più volte consigliere comunale di Cernobbio e  sindaco. Per "meriti industriali e benemerenza pubblica" fu insignito dei titoli di Cavaliere e Commendatore. Che dire...Un grande uomo sotto ogni punto di vista. Purtroppo nel 1922 morì durante un periodo di riposo a Montecarlo. Le redini dell’azienda passarono quindi  al figlio Leopoldo, supportato dal cognato Raniero Pusterla. Leopoldo all'inizio riuscì a far crescere l'azienda  aprendo un altro stabilimento a Cagno nel 1925. Purtroppo si stava avvicinando una data che tutti noi conosciamo bene, se non in maniera diretta dai libri di storia: 1929. La grande depressione, la crisi della Borsa americana non poteva non ripercuotersi anche sull`economia italiana, anche se il suo impatto fu sicuramente inferiore che in altri paesi. Nel periodo tra il 1933-1935 la situazione iniziò a  normalizzarsi, ma si dovette attendere l`inizio degli anni Cinquanta perché la nostra economia ritrovasse un solido e stabile sentiero di sviluppo. Ovviamente la crisi colpì anche l'azienda Bernasconi, che dovette chiudere gli stabilimenti di Maccio, Cantello e Figliaro, che però di furono successivamente riaperti (nel 1933 Maccio e Cantello, nel 1937 Figliaro). Alla fine degli anni Trenta l'azienda tornò in crescita e riuscì ad espandersi ulteriormente aprendo ancora un altro stabilimento a Bulgarograsso. Pochi anni dopo scoppiò la Seconda Guerra Mondiale che gettò il Paese nel baratro. La ditta Bernasconi fu privata dello stabilimento di Maccio per essere ceduto alla Maserati che produceva articoli destinati alla guerra. Inoltre ci fu il blocco della produzione di tessuti per l'impossibilità di approvvigionamento delle materie prime e fu interrotto anche il commercio degli ombrelli, soprattutto con il Nord America, che costituiva una quota decisamente importante della società. Fu un vero disastro... Dopo la guerra l’azienda cercò di recuperare terreno ma, a causa della diffusione delle fibre sintetiche a prezzi competitivi, le Tessiture Bernasconi si trovarono in difficoltà a soddisfare le richieste del mercato, divenuto sempre più esigente. Nel corso degli anni Cinquanta l’azienda chiuse tutti gli stabilimenti tranne quello di Cernobbio. Cercarono  un modo per riuscire a salvarlo, ma con scarso risultato: nel 1971 la società fu sciolta e messa in liquidazione.
Rimangono tuttavia  molti segni lasciati da questa grande famiglia, basta ammirare la splendida Villa Bernasconi, un gioiello liberty di grande valore storico, in ricordo di un uomo che ha contribuito a scrivere la storia della bella cittadina lacustre.



venerdì 14 luglio 2017

Ristorante 27 maggio: un angolo di Grecia in territorio lariano



Oggi ci spostiamo dal lago per parlarvi di un ristorante molto interessante.. Ci allontaniamo un pochino dal lago, per farvi conoscere questo locale a due passi da Como frequentato anche da molti turisti… Stiamo parlando del “ristorante greco 27 maggio” di San Fermo della Battaglia, a pochi chilometri dal lago e affacciato sulla piazza storica del paese. La Grecia vanta una storia secolare che tocca molti aspetti culturali. Uno di essi è la sua cucina e la tradizione gastronomica che ha unito un mix di stili diversi con un forte sapore mediterraneo. Il ristorante 27 maggio è un angolo di Grecia in territorio comasco. Tra le portate più diffuse nella cucina greca troviamo gli antipasti, normalmente a base di ingredienti semplici, come olive nere, sottaceti, acciughe, ma anche polpettine di carne e involtini di riso avvolte da foglie di vite. Uno dei simboli della tradizione culinaria greca è sicuramente la pita, il pane tradizionale, sempre presente sulla tavola e usato soprattutto per servire i piatti principali a base di carne o verdure.



 Al ristorante 27 maggio scoprirete portate gustose e saporite. Fra le ricette greche più rinomate troverete in menù la moussaka, una sorta di “lasagna” a prima vista ma si tratta di un pasticcio a base di carne tritata e melanzane, patate, arricchito con besciamella ; i souvlaki: i tipici spiedini di carne speziata; l’insalata greca ovviamente, a base di pomodori, olive e cetrioli; lo tzatziki, una salsa preparata con yogurt cremoso, cetrioli e aglio ottima per insaporire i vostri piatti. Riguardo al dolce vi consigliamo senza dubbio il famoso yogurt greco cremoso con frutta secca, miele e un pizzico di cannella… che dire… è una delizia!!!! Il locale è accogliente ispirato alle tendenze contemporanee, nel rispetto delle esigenze odierne, ma con l’intento di offrire un rifugio dove trascorrere il proprio tempo in un luogo rilassante che rammenta sapori, ricordi e profumi dei luoghi della nostra infanzia.



I proprietari, cortesi e disponibili, offrono un servizio di ottimo livello con simpatia e semplicità. A questo si aggiunge l’elevata qualità dei prodotti e l’esperienza dello Chef Petro. Il ristorante 27 maggio offre proposte innovative che incorporano lo sviluppo della nuova cucina greca spingendosi oltre i confini culinari ma senza perdere di vista le origini. Insomma un locale che merita di essere visitato a pranzo o a cena. In estate poi si può mangiare nel giardino sotto gli alberi secolari. Una meraviglia!!!




Consigliamo di prenotare.
Ristorante greco 27 maggio

Piazza XXVII Maggio 3
San Fermo della Battaglia 22020 (Co)
Tel: +39-031-211087
Cel: +39-334-2354642
Email info@ristorante27maggio.it
Parcheggio interno

Orario di apertura

Martedi – Venerdi dalle 9.00 alle 15.00 e dalle 19.00 alle 24.00
Sabato e Domenica dalle 9.00 alle 24.00


Giorno di chiusura Lunedi

Orario della cucina

12.30-14.30 e 19.30-22.00


Lasciamo il link del sito a vostra disposizione: http://ristorante27maggio.it/menu/









sabato 1 luglio 2017

Osteria del beuc: locale storico di Cernobbio




Oggi vi parliamo di una trattoria molto amata da turisti e non..Una trattoria di qualità, con prezzi onesti ed una location suggestiva, nel cuore di Cernobbio, nel bellissimo centro storico. 



L'Osteria del Beuc mantiene le caratteristiche distintive dei circoli cooperativi degli anni trenta. L'attento recupero degli originari serramenti art déco unito al tocco anni sessanta dei lampadari, del bancone bar e dei pavimenti in palladiana di marmo, dona all'Osteria un fascino retrò molto particolare.
Procedendo nello stesso solco di tradizione e modernità, la cucina rivisita piatti tipici della tradizione lariana e regionale italiana, senza stravolgerli: stinco di maiale, gnocco fritto, risotti, ravioli freschi, pizzoccheri, pesce di lago... . Le porzioni sono generose e prezzi competitivi. I titolari sono sempre attenti alla ricerca di piccoli produttori artigianali e al rigoroso utilizzo di prodotti freschi legati alla stagionalità.




Vi consigliamo di prenotare perché è sempre pieno e rischiereste di non trovare un tavolo. D’estate si può mangiare anche all’esterno con tavolini nel centro storico pedonale e anche vicino al lago per la presenza di alcuni tavoli nel vicolo dietro alla trattoria. Una nota particolare la dedichiamo a Claudia, una persona straordinaria, simpatica e una grande lavoratrice. Ovviamente tanti complimenti anche a tutto lo staff per il successo di questo grazioso locale, un successo più che meritato!




Se siete a Cernobbio non potete non andarci... Buon appetito!!!


Per ogni informazione visitate il sito internet: http://www.osteriadelbeuc.it/