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venerdì 2 marzo 2018

Carlo Innocenzo Carloni: pittore, disegnatore e maestro nella tecnica dell'affresco




Oggi vi parliamo di un artista a 360°, nato in territorio comasco, ma molto influente e conosciuto all'estero. Carlo Innocenzo Carloni, pittore, disegnatore ed affreschista, nasce nel novembre 1686 a Scaria, una frazione di Lanzo d’Intelv. È il secondogenito del noto stuccatore Giovanni Battista Carloni. Giovanissimo segue il padre in Germania per imparare il suo mestiere, ma decide di avvicinarsi alla pittura, scegliendo di fare l’apprendista presso Giulio Quaglio, un grande esperto di affreschi (1668–1751), con il quale collabora a diverse decorazioni a Venezia, Udine e Lubiana.
Alla fine del Seicento fino al 1702 si stabilisce a Venezia, dove frequenta l’Accademia e subisce in il fascino e l’influenza del Tiepolo. Nel 1706 si sposta nella capitale continuando il suo praticantato con Francesco Trevisani. Nel 1708 si sposta in Austria per la realizzazione di lavori per la chiesa delle Orsoline a Innsbruck. Nel 1712 realizza il "Martirio di S. Stefano" per la parrocchia di Kirchberg am Wagram, e la pala d’altare "Educazione della Vergine" nella chiesa dei Carmelitani di Linz. Le sue qualità artistiche non passano inosservate e viene chiamato da Eugenio di Savoia a Vienna nel 1715.
L'anno seguente porta a termine uno dei suoi capolavori più conosciuti: la "Gloria del principe", per la Sala dei Marmi del Belvedere Superiore , insieme al collega Chiarini e realizza con lui anche il soffitto nella sala principale del palazzo Daun Kinsky. Nel 1717 viene chiamato a decorare la Sala del Consiglio regionale di Linz insieme a Francesco Massenta. Nel 1719 inizia la decorazione della cupola nella Trinitatiskirche di Stadl-Paura. Contemporaneamente il pittore affresca la cappella del castello di Ludwigsburg, la volta della Paulus-Kapelle nella chiesa di S. Michele a Vienna e la cupola della Cappella del Sacramento all’interno del duomo di Breslau. 



Dal 1721 e il 1723 lavora ancora a Vienna alla decorazione del Belvedere Superiore insieme a Chiarini e Gaetano Fanti, opera che però viene spesso interrotta da frequenti soggiorni in Italia e nel Canton Ticino a scopo lavorativo. Carloni realizza i dipinti per la chiesa di S. Fedele a Como, i quadri e gli affreschi per il Santuario del Crocifisso a Como e per la chiesa di Balerna (CH). Nel 1729 affresca il soffitto della parrocchia di Groß-Siegharts e la cappella del castello di Schlosshof. Il suo continuo viaggio artistico lo porta successivamente a Praga per decorare la scala e due sale del palazzo Clam-Gallas. Nel 1730 torna di nuovo a Ludwigsburg, per dedicarsi alle decorazioni del Corps de Logis e nella Ahnen-Galerie e contemporaneamente lavora al castello di Heinsheim e per l’abbazia benedettina di Weingarten .
Un artista instancabile e pieno di passione per il proprio lavoro. Nel 1734 si dedica ad affrescare il soffitto del salone delle feste nella sua residenza ad Ansbach.
Nel 1737 finalmente ritorna in Italia, e tra il 1738 e il 1745 svolge si dedica a diverse opere: la navata laterale del duomo di Monza, la chiesa S. Pietro a Tagliuno (Castelli Calepio) e la chiesa di Santa Rita a Bergamo. Nel 1746 decora le pareti del salone della villa appartenente al Conte Lecchi a Montirone (Brescia).
Successivamente torna in Germania, chiamato dal principe Clemente Augusto di Baviera per affrescare il soffitto, la cappella e due sale del castello di Augustusburg a Brühl.
Al termine del progetto torna in Italia dove realizza gli affreschi allegorici della scala di Palazzo Gaifami a Brescia e successivamente si dedica alle decorazioni del Duomo di Bergamo. Un artista con una carriere eccezionale e probabilmente uno dei più richiesti e più pagati dell'epoca. Un creatore di bellezza motivo di orgoglio per il territorio lariano. Carloni muore nel suo paese natale il 17 maggio 1775.


Opere presenti in territorio lariano:
Scaria: Chiesa di Santa Maria - affresco: Nascita della Vergine
Scaria: Edicola all'incrocio tra via S. Giuseppe e via Carloni, affresco: Morte di San Giuseppe
Scaria: Chiesa di Santa Maria, presbiterio affreschi laterali: Presentazione al tempio e Sposalizio della Vergine; sulla volta: Gloria dell'Immacolata, due pale d'altare: il Crocifisso con i Santi Rocco e Sebastiano, Madonna con Bambino e Santa Monica
Como: Santuario del Crocifisso: oli su tela e affreschi
Como: Collegio Gallio volta dello scalone, affresco: Ercole introdotto nell'Olimpo
Volesio: chiesa di San Petro - pala d'altare Assunta e Santi, le due tele col Cristo deposto e Quattro Santi
Como: palazzo Giovio affreschi
Como: Chiesa di San Giacomo, pala. Madonna col Bambino e San Carlo Borromeo (ora a Civello)
Como: Basilica di San Fedele, cappella laterale destra detta del Crocifisso, quattro oli su tela: Flagellazione,Incoronazione di spine,Preghiera nel Getsemani e Salita al Calvario
Como: chiesa di sant' Eusebio, pala d'altare: Sant' Eusebio che venera la Madonna del Buon Consiglio.
Laglio: Chiesa parrocchiale, pala: Madonna del Rosario
Gravedona: chiesa San Vincenzo: ciclo di affreschi
Nesso: Chiesa dei Santi Pietro e Paolo: ciclo di affreschi