Translate

venerdì 17 agosto 2012

La poesia della vita Modellata in un volto - mostra sculture di Diego Ortelli


La poesia della vita modellata in un volto" - Mostra sculture di Diego Ortelli
Il Piccolo Museo del Bisbino ospita, dal 15 agosto al 25 dicembre 2012, le sculture dell'artista cernobbiese Diego Ortelli. Sono previste aperture anche nei giorni di sabato e domenica.
Diego Ortelli nasce a Rovenna il 12 novembre 1936. Iniziò da giovanissimo a lavorare la creta e il gesso seguendo le orme del padre Giovanni anche lui restauratore.
La sua attività lo ha portato a restaurare alcune tra le più famose ville d'epoca (Villa Olmo, Villa D'Este) e chiese e il Duomo di Como. Il suo grande interesse per le arti figurative, per il disegno, l'uso del gesso per la creazione di modelli e l'esperienza acquisita in fonderia, lo facilitarono all'arte della scultura nella quale si esprime oggi in modo  unico ed appassionato con chiaro riferimento  alle rocce del Bisbino.
Info:
Presidente Associazione "Amici del Bisbino" dr. Edera tel. 031.340771.



BIOGRAFIA
Diego Ortelli nasce a Rovenna, (Cernobbio) nel 1936 ove risiede ancora oggi. Iniziò a lavorare la creta e il gesso seguendo le orme del padre Giovanni, noto restauratore. A partire dal 1955 lavorò come decoratore e restauratore a Milano e a Como. La sua attività artistica lo portò a  restaurare alcune delle ville d'epoca più famose del lago di Como come Villa d'Este e Villa Olmo). Il suo grande interesse per le arti figurative, per il disegno, l'uso del gesso per la creazione di modelli e l'esperienza acquisita in fonderia, lo facilitarono nella raffinata arte della scultura nella quale si esprime oggi in modo appassionato riferendosi alle rocce del Bisbino.Per un breve periodo tenne corsi serali sulla modellazione degli stucchi, presso la scuola professionale d'arte e mestieri "Castellini" di Como, ma il suo carattere schivo e fin anche timido lo riportarono ai suoi studi e alle sue sculture che fa nascere in un piccolo laboratorio ricavato presso l'abitazione a Rovenna e anche nella sua baita a Madrona immerso, o meglio dove è parte, delle sue sculture.