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domenica 19 novembre 2017

Federica Galli: uno dei maggiori esponenti dell’arte incisoria italiana



Oggi appuntamento con un’artista incredibile e legata anche al nostro territorio...
Federica Galli, è senza dubbio uno dei maggiori esponenti dell’arte incisoria italiana. Nasce nel 1932 a Soresina, alle porte di Cremona e dopo la guerra si iscrive al liceo artistico a Milano nel 1946 e all’Accademia delle belle Arti di Brera nel 1950, dove si diploma in pittura. Inizia a incidere nel 1954. La prima acquaforte di Federica Galli è una veduta di Rovenna. L'artista incise la lastra con il disegno in positivo e dalla stampa ne conseguì un negativo... un errore forse voluto o dettato dalla poca esperienza...? Ad ogni modo, da questa veduta di Cernobbio iniziò una carriera molto interessante e molto attiva. Nel 1966 si sposa con il giornalista Giovanni Raimondi del «Corriere della Sera», ed inizia una serie di viaggi culturali che la portano nelle maggiori città italiane ed europee. 





Questo è anche l’anno in cui l’artista diventa consapevole di essere nata e di avere un grande talento per l’incisione, una tecnica artistica  alla quale si dedicherà in maniera assoluta. La prima mostra è del 1960 a Milano, alla quale seguiranno molte esposizioni in Italia e all’estero: Londra, Parigi, Pechino, Atene, Belgrado, Zagabria. Fra le principali ricordiamo la personale delle "Trentanove vedute di Venezia" nel 1987 alla Fondazione Cini, nell’isola di San Giorgio, dove nessun artista contemporaneo aveva esposto prima di allora. La mostra divenne itinerante e venne trasferita  al Museo civico di Mantova, all’Accademia di Firenze, a Palazzo Sertoli di Sondrio, all’Istituto italiano di cultura a Londra e, nel 1992, per una iniziativa culturale delle ambasciate italiane anche  a Bangkok, Singapore, Seoul, Djakarta e Kuala Lampur. Sul suo lavoro sono stati pubblicati libri e saggi dai più qualificati critici tra i quali Mario De Micheli, Giovanni Testori, Mina Gregori, Carlo Bo, Roberto Tassi, Daniel Berger, Gian Alberto Dall'Acqua, Alberico Sala e David Landau. 



L'artista crea opere dedicate ai paesaggi urbani, alla natura che la circonda, spaziando tra diverse tematiche: scorci di Milano, Torino, Venezia, la pianura Padana, per poi arrivare all’importante ( e meravigliosa)  fase degli alberi monumentali. Nel 1993 espone a Cernobbio presso la biblioteca comunale.
Una mostra splendida che abbiamo visitato era l’ antologica del 2008, a Monza, nella Serra della Villa Reale.
Federica Galli, fra il 1954 e il 2008, ha inciso oltre ottocento lastre dedicandosi principalmente a tre tematiche: i paesaggi, gli alberi e le vedute e sono tutte una più bella dell’altra, un lavoro magistrale che ha portato l’artista ai vertici del successo grazie alla tecnica incisoria 



Federica ci lascia il 6 febbraio del 2009, affidando la sua eredità artistica a una Fondazione di Milano che porta il suo nome e che si prefigge di mantenere viva la sua attività artistica attraverso iniziative didattiche, culturali e commerciali.

Guardate quanto meravigliose siano le opere di quest’artista... dei capolavori !!!





venerdì 17 novembre 2017

La Miascia: un dolce semplice ideale per festeggiare il Natale



Che bello… si avvicina il Natale e oggi, grazie alla nostra Rita, vi presentiamo un tipico dolce natalizio lariano. Ebbene si anche il Lago di Como ha un suo “panettone”, molto meno conosciuto rispetto al mitico dolce milanese, che veniva preparato con ingredienti semplici e che in passato veniva consumato al posto del pasto o appunto per celebrare le feste natalizie. Stiamo parlando della Miascia ovviamente, un dolce gustosissimo e adatto per festeggiamenti in famiglia. Esistono molte varianti alla ricetta originale, oggi vi proponiamo quella della nostra amica e speriamo sia di vostro gradimento.

Ingredienti: 500 g di pane raffermo spezzettato e lasciato ammorbidire con mezzo litro di latte di latte (per 2 ore circa), 2 uova, 3 mele tagliate a cubetti, 20 g di pinoli, 20 g di uvetta, 20 gr di nocciole tritate, scorza di limone grattugiata , 30 g di gocce di cioccolato, 50 g di burro, 2 cucchiai di olio d’oliva, 1 cucchiaio di farina, 60 g di zucchero, mezzo cucchiaino di cannella, zucchero a velo .

Preparazione: Sminuzzare il pane ammorbidito con una forchetta, aggiungere le mele, i pinoli, nocciole, cioccolato, il limone, l’uvetta e mescolate bene per amalgamare il composto. Imburrate e infarinate la tortiera e versate l'impasto. Cuocere in forno preriscaldato a 200° per 15 minuti e poi a 150° per altri 15/20 minuti fino a quando la superficie sarà di un bel colore dorato. Aggiungete una spolverata di zucchero a velo e se vi piace ancora un pochino di cannella.

Questa torta è ottima tiepida, ma anche il giorno seguente. Un dolce che sa di storia, di semplicità…

Molti la preparano con il liquore, Rita avendo dei bambini preferisce evitarlo ed ha aggiunto gocce di cioccolato e nocciole.

Buon appetito a tutti voi !!!









"A spasso con Babbo Natale e gli asinelli" - 8 dicembre 2017 - Cernobbio



Un altro bellissimo appuntamento natalizio a Cernobbio. Venerdì 8 dicembre non perdete "A spasso con Babbo Natale e gli asinelli". Dalle ore 10.00 alle 18.00 in via V Giornate ci sarà il mercatino natalizio, gli asinelli (Asini di Giacomo),  Babbo Natale, musiche natalizie a cura del maestro Guatterini e il calesse di zio Peppe.
Dalle 14.30 alle 17.30 a “Cernobbio-Shed” Natale per i bambini: lancio dei palloncini con letterina a Babbo Natale, il Trucca-bimbi a cura della Croce Rossa e direttamente da Colorado DIDI.
Dalle 18.00 la mitica Mangialonga con 10 punti di ristoro.




Evento organizzato dagli Amici di Cernobbio.




giovedì 16 novembre 2017

Giuseppe Terragni: massimo esponente del razionalismo italiano




In campo artistico non possiamo non dedicare un post ad un grande maestro: Giuseppe Terragni (Meda 1904 – Como 1943), uno dei più noti esponenti dell’architettura contemporanea italiana del periodo fascista. La sua concezione degli spazi, il suo genio, la sua visione, la linearità, e l’essenzialità dei disegni lo rendono, senza ombra di dubbio il massimo rappresentante del razionalismo italiano. Giuseppe Terragni nasce a Meda ma per iscriversi alle scuole migliori si trasferisce a Como dai parenti materni. Nel 1917 si iscrive al corso di fisica-matematica all'Istituto Tecnico di Como. Nel 1921 si diploma e si iscrive alla Scuola Superiore di Architettura presso il Politecnico di Milano. Nel 1925 il suo giro di conoscenze si allarga e incontra Pietro Lingeri, con il quale si creerà un legame professionale e di profonda amicizia che durerà per tutta la vita. Giuseppe Terragni si laurea nel 1926 con Gino Pollini, Guido Frette, Carlo Enrico Rava, Sebastiano Larco, Luigi Figini e Adalberto Libera. 



Qui si scrive un  pezzo di storia e prende forma il razionalismo italiano con il gruppo dei "sette", un’unione che negli anni successivi diventerà sempre più influente e si trasformerà nel Movimento Italiano di Architettura Razionale nel 1930. Nel 1927 escono quattro articoli considerati il manifesto del Razionalismo Italiano e Terragni è ovviamente uno dei sette firmatari del manifesto. Nel 1928 Terragni si afferma con la realizzazione dell'edificio "Novocomum" a Como, che per le sue dimensioni fu subito soprannominato "il Transatlantico". Questo edificio rappresenta il primo esempio di architettura razionalista in Italia e si sviluppa su una lunghezza di oltre 60 m ed una altezza di cinque piani con impianto planimetrico a pettine e struttura portante a scheletro, realizzata con travi e pilastri in calcestruzzo armato. Ovviamente una simile architettura suscitò delle critiche, essendo completamente fuori dagli schemi classici cittadini. Nel 1931 realizza il "Monumento ai caduti"di Como e nel 1932 porta a termine il progetto della "Casa del Fascio", opera simbolo del razionalismo italiano e pietra miliare dell'architettura moderna europea. I primi studi per la realizzazione di quest'opera risalgono al 1928 e mostrano fin da subito la volontà dell'artista di voler organizzare lo spazio sul modello tradizionale del palazzo. Nella versione definitiva Terragni sottolinea il ruolo monumentale dell'edificio costruendolo sopra un basamento . La "Casa del Fascio" di Como appare come un organismo compatto, a pianta quadrata di 33 m di lato, che si sviluppa per una altezza di quattro piani pari a 17m circa ed posizionata di fronte all'abside del Duomo di Como. Un particolare che è impossibile non notare è il rivestimento dell’edificio in marmo botticino.



 Un’altra particolarità è che questo edificio è stato il primo esempio di progettazione integrale in Europa. Terragni è in piena attività artistica, con molte opere in corso: il progetto per la sistemazione del quartiere Cortesella di Como e la Casa del Fascio di Lissone. Nel 1933 fonda insieme ai compagni astrattisti la rivista “Quadrante” e nello stesso anno Terragni apre uno studio a Milano con l'amico Lingeri. Nel 1936 si occupa dell’asilo Sant’Elia, architettura caratterizzata da ampi spazi luminosi, con forte dialogo tra le intelaiature strutturali e i volumi. Nel 1937 partecipa, sempre con l’inseparabile Lingeri e Cattaneo, al concorso "Concorso del Palazzo Littorio" e nel 1938 al "Concorso del Palazzo dei Congressi dell'Eur" di Roma, presentando un edificio modernissimo e spettacolare. Nel 1938 Terragni elabora il progetto per il "Danteum": un monumento dedicato a Dante Alighieri nel centro storico di Roma. 



Nel 1940 realizza la “Casa Giuliani Frigerio" a Como, dove la matrice compositiva di questa architettura, che sarà purtroppo il suo ultimo capolavoro, sta nella disposizione sfalsata degli appartamenti, tre per piano, caratterizzati da spazi interni flessibili, con fronti differenziati, pensati in modo da creare una facciata principale ed una secondaria che unendosi ad angolo retto alterano l'orientamento del prisma, una soluzione ripresa anche da Cesare Cattaneo nella “Casa” di Cernobbio. Purtroppo Terragni viene chiamato alle armi e inviato prima in Jugoslavia e poi in Russia. Tornerà seriamente provato fisicamente e psicologicamente da questa esperienza e sarà rimpatriato nel 1943 dal fronte russo a causa di una grave forma di esaurimento nervoso. Il 19 luglio dello stesso anno muore stroncato da una trombosi cerebrale sul pianerottolo delle scale a casa della fidanzata a Como. Muore un grande maestro, un genio e con lui sparisce una delle figure più importanti e più dell'architettura moderna italiana. 



*Ringraziamo Elena B. per i testi





Natale al Contrario - sabato 2 Dicembre 2017 - Cernobbio

Tutti pronti per iniziare i festeggiamenti natalizi??? 


Non perdete il NATALE AL CONTRARIO.
Sabato 2 dicembre 2017  a Cernobbio con la strettoia chiusa al traffico dalle 18 alle 21. Tantissime sorprese, negozi aperti, l'accensione delle luminarie natalizie e l'arrivo di Babbo Natale, che non distribuirà i regali, ma al contrario, li riceverà dai bambini che offriranno un dono  per chi è meno fortunato. 

I regali saranno poi consegnati da Babbo Natale nei reparti pediatrici di vari ospedali. Un'iniziativa davvero bellissima .
Siete tutti invitati a Cernobbio per dare il via al periodo più bello dell'anno. 

NON MANCATE  !!!!






mercoledì 15 novembre 2017

Giorgio Bellandi: esponente del realismo esistenziale


Giorgio Bellandi nasce a Milano nel 1931. Si appassiona all’arte da giovanissimo. Fu artista e scenografo di grande talento. Frequenta l’Accademia di Brera ed entra a far parte attivamente dell’ambiente artistico milanese di quegli anni.

Bellandi lavora come scenografo al Teatro alla Scala di Milano e debutterà come pittore negli anni '50 aderendo al realismo esistenziale. Infatti diventerà un esponente di questa corrente : un movimento artistico molto attivo a Milano nella seconda metà degli anni cinquanta.

Il gruppo era composto da giovani talenti, quasi tutti allievi di Aldo Carpi e Francesco Messina. All’origine il gruppo era formato da Mino Ceretti, Giuseppe Guerreschi e Bepi Romagnoli. Il gruppo cominciò a suscitare l’interesse della critica e della stampa anche grazie a Marco Valsecchi, che scrisse un articolo su “Il Giorno”, in occasione di una mostra milanese. Successivamente si uniranno alla corrente altri artisti: Gianfranco Ferroni, Tino Vaglieri, Floriano Bodini e Giuseppe Banchieri e dalla seconda metà degli anni cinquanta il piccolo gruppo si trasformò in un movimento culturale più ampio con Mario Bardi, Dimitri Plescan, Liberio Reggiani, Giancarlo Cazzaniga, Giuseppe Martinelli, Sandro Luporini, Giulio Scapaticci, Adolfo Borgognoni  Giorgio Bellandi e il suo grande amico Rodolfo Aricò.




Il movimento si basava originariamente alla ricerca di qualcosa di diverso, alla ricerca di un'alternativa sia alla pittura informale sia agli effetti dell’esistenzialismo, soprattutto politico, che aveva preso piede a causa dei danni causati dalla II Guerra Mondiale. Ideologicamente questi artisti avevano in comune il rifiuto verso gli autoritarismi e verso i conformismi sociali e politici, in un ambiente orientato complessivamente a sinistra. E’ un’artista dotato di talento e creatività ed esegue opere dalla lettura interessante con tonalità cromatiche intense ma armoniose. Nel '64 partecipa alla Biennale di Venezia e nel '65 fu invitato alla IX Quadriennale di Roma. Bellandi amava la pittura, la libertà d’espressione, amava la bellezza e amava il lago di Como.

Spesso veniva sul Lario in cerca di relax e ispirazione. Bellandi è stato un pittore molto attivo e con all’attivo moltissime mostre in territorio Nazionale ed Internazionale, fino alla malattia che purtroppo gli fu fatale. Muore prematuramente a Como nel 1976. Nel 2002 la prestigiosa galleria Trimarchi Arte Moderna di Bologna gli dedica la Mostra “Giorgio Bellandi: opere storiche. Anni ’50-‘60” dove sono presenti una ventina di opere pittoriche dell’ultimo scorcio degli anni ’50 e ’60. Giorgio Bellandi fu un artista e uno scenografo di grande importanza nazionale, un pittore che ha amato la sua città, legato al Lago di Como e al territorio lariano.



*Ringraziamo Elisabetta G. per il testo

martedì 14 novembre 2017

“Notte in villa”: una serata dedicata ai bambini - venerdì 24 novembre a Villa Bernasconi


Una serata particolare... una notte magica...
La dolce voce di Villa Bernasconi narrerà  i suoi antichi racconti ai bambini ed il tempo si fermerà magicamente nella notte del 24 novembre 2017, quando la storica dimora liberty di Cernobbio sarà il palcoscenico di “Notte in Villa – Sotto il segno del Liberty 2.0”. Le bravissime attrici del Gruppo Fata Morgana daranno vita a una serie di racconti animati ed altre attività dedicate ai bambini, dalle ore 19:30 di venerdì 24 novembre alle ore 8:30 del sabato successivo. Fiabe, racconti in chiave teatrale e tante altre sorprese saranno daranno vita ad un sogno ad occhi aperti, ad una  notte emozionante dedicata a tutti i partecipanti, che vivranno senza dubbio un’esperienza unica.

“Notte in Villa” è una proposta per bambini dai 6 agli 11 anni, per massimo 25 partecipanti. Ognuno dovrà arrivare a Villa Bernasconi con il proprio sacco a pelo, materassino e cuscino, torcia, pigiama, spazzolino, dentifricio ed oggetti per la cura personale. Il costo della partecipazione è di € 30,00 comprensivo di cena al sacco e colazione. Iscrizione obbligatoria a: villa.bernasconi@comune.cernobbio.co.it

“Notte in Villa” rientra nel progetto "Sotto il Segno del Liberty 2.0", il contenitore di attività ed esperienze formative, di narrazione ed animazione, promosso dal Comune di Cernobbio, in partenariato con il Museo Didattico della Seta di Como e con Fondazione Enaip Lombardia, e che ottenuto un finanziamento dal bando Avviso Unico Cultura 2017 di Regione Lombardia nell'ambito di "Liberty Tutti".


Non potete mancare!!!



"Cocoon": l'opera di Vikas Patil in mostra a Villa Bernasconi

Ma cosa c'è nel parco di Villa Bernasconi? Anche Cernobbio è protagonista dell’evento lariano "8208 Lighting Design Festival", organizzato dalla Fondazione A. Volta, dedicato all’arte contemporanea che coinvolge artisti, designer, università e professionisti nazionali ed  internazionali che affrontano il tema della luce e della light art .  Il giardino di Villa Bernasconi, infatti, ospita l’opera dell’artista indiano Vikas Patil “Cocoon” fino al 24 novembre 2017. Vikas Patil è un brillante architetto. Ha studiato al Light Design a Milano ed ha lavorato come light designer per più di 9 anni, realizzando progetti in India, Europa e Paesi Arabi. Dopo essere tornato a Mumbai ha fondato il suo studio di chiamato ‘ALBA Lighting Design’. Le sue installazioni di light art negli ultimi due anni sono state esposte al festival di Amsterdam, a Sydney e a Toronto. Il concept di questa creazione trae ispirazione dalla natura dove alcuni insetti si ritirano in un bozzolo per proteggersi dall’ambiente esterno e dove trascorrono parte della loro vita. Ovviamente ci viene subito in mente il baco da seta ed è anche per questo che "Cocoon" è particolarmente adatto alla location cernobbiese, in quanto il giardino si affaccia su Villa Bernasconi, la dimora liberty dell’imprenditore serico Davide Bernasconi. Il bozzolo “Cocoon” è un'opera suggestiva, moderna, che dona emozioni ed affascina il pubblico, soprattutto nelle ore serali quando è illuminato (ogni giorno dalle 17:30 all’1:00 di notte). L'opera è di dimensioni notevoli e consente alle persone di entrare al suo interno. Questo bozzolo luminoso suscita pensieri positivi, grazie ai suoi bellissimi colori, è di grande impatto scenico e il suo concetto di trasformazione si affianca anche alla "metamorfosi" che sta interessando la Villa che, alla conclusione di 8208 Lighting Desing Festival, riaprirà al pubblico da domenica 26 novembre dopo i lavori di restauro di cui è stata oggetto in questi ultimi mesi grazie al progetto “Liberty Tutti”.



giovedì 9 novembre 2017

Cantina Frasca Cernobbio: nuova location in strettoia

Una segnalazione per i nostri lettori e i turisti che ci hanno scritto...



Parliamo di un locale molto amato a Cernobbio ovvero L'Osteria Cantina Frasca. Ci avete scritto che il posto è chiuso, ma perché ecc ecc. No amici l'osteria Cantina Frasca non ha chiuso i battenti, così come l'enoteca Vini e Affini che si trovava sotto i portici dell'hotel Regina Olga. Queste due solide realtà cittadine si sono "unite" e trasferite in Strettoia in una location completamente rinnovata e molto elegante. Per una serata tra amici, un pranzo di lavoro o una cena a due.... Il posto è davvero grazioso e ovviamente la selezione di vini è molto ampia essendo anche un'enoteca.
Osteria significa cibo e cucina semplici: qui troverete qualità, cortesia, ottimo vino e buon cibo!!! Cosa chiedere di più?


Vi lasciamo il sito internet così potrete avere ogni genere di informazione e contattare direttamente i proprietari.

Speriamo di aver esaudito tutte le vostre richieste amici e grazie a tutti voi :-).
La Cantina frasca e l'enoteca Vini e Affini vi aspettano Via Regina 55

Como Città dei Balocchi XXIV edizione : 25 novembre 2017 - 8 gennaio 2018




Saremo troppo romantici o troppo scontati, ma la nostra micro redazione adora il Natale... Le settimane che lo precedono poi sono piene di magia..
Iniziamo perciò a parlarvi del Natale a Como: un evento davvero incredibile grazie alla Città dei Balocchi!! Da più di 20 anni il Natale a Como è una festa spettacolare organizzata a regola d'arte dal Consorzio Como Turistica che vede l’associazione Amici di Como impegnata come major sponsor. La città dei Balocchi è davvero magica e studiata principalmente per accontentare i veri "amanti" del Natale, i bambini e le loro famiglie, grazie a un’ampia proposta di iniziative divertenti e gratuite. 



Dal 25 Novembre 2017 all' 8 Gennaio 2018 la XXIV edizione di Como Città dei Balocchi proporrà al pubblico eventi importanti: la mostra dei presepi, il Como Magic Light Festival, il mercatino di Natale, il Concerto in Duomo, l’arrivo di Babbo Natale, la grande festa di Capodanno sul lago e per chiudere i festeggiamenti l'arrivo della Befana.
L'affluenza di pubblico è sempre altissima e il divertimento assicurato. 



Per raggiungere la Città dei Balocchi consigliamo a tutti di utilizzare i mezzi pubblici per visitare il centro città.

Per ogni informazione visitate il sito http://www.cittadeibalocchi.it/


Informazioni:
Como Città dei Balocchi
Dal 26 novembre 2016 all’8 gennaio 2017
Organizzata da Consorzio Como Turistica
E mail: comoturistica@tin.it




Dove sono i bambini che non hanno
l’albero di Natale
con la neve d’argento, i lumini
e i frutti di cioccolata?
Presto, presto, adunata, si va
nel pianeta degli alberi di Natale,
io so dove sta....

(Gianni Rodari)