Giuseppe Solenghi nasce a Milano nel 1879.
Giovanissimo inizio è corsi all’ dell'Accademia
di Brera (1892-1895). seguendo i corsi di prospettiva da Giuseppe Mentessi
pittore nato da povera famiglia ed esponente di punta con Pellizza da Volpedo, Longoni e Morbelli
del gruppo di pittori sostenitori
dell’arte socialmente impegnata. Gli sviluppi della rappresentazione della città di Milano
nell'Ottocento si ebbero soprattutto con la Scapigliatura. Giuseppe Mentessi (Ferrara 1857 - Milano
1931), fu introdotto da Gaetano Previati
nell'ambiente progressista e bohémien della scapigliatura milanese.
Partecipe degli ideali socialisti di Filippo
Turati, l'artista non dimenticò mai le sue umili origini e concepì
l'esercizio e l'insegnamento dell'arte come missione al servizio dell'umanità.
In questo senso, la pittura elegiaca e sempre vicina agli umili di Mentessi.
Successivamente
divenne allievo di Cesare
Tallone un maestro
amatissimo da tutti i suoi allievi e artista che godette in vita dei consensi
unanimi di critica, pubblico e comunità artistica per il suo impegno, dedizione
e bravura. Conclusi i
corsi di formazione si dedicò per qualche anno all’impegnativa
esecuzione della miniatura (1895-1900) e solo dopo questa esperienza e grazie all'amicizia con Leonardo Bazzaro, un altro pittore protagonista dell'Ottocento Lombardo, Solenghi
si accostò alla pittura figurativa con vedute urbane e paesaggi romantici. Tra
i suoi soggetti preferiti c’è ovviamente Milano, la sua città, il suo amore.
Solenghi dipinse Milano con una dolcezza e una delicatezza che traspare da ogni
sua opera. Le sue famose nevicate sono piccoli capolavori intrisi di sentimento
e pacatezza. I suoi quadri sono semplicemente spettacolari e suscitano emozioni
in ogni spettatore. Si dedica al paesaggio naturalistico dipingendo boschi,
colline, il lago di Como ed altri panorami lombardi e come il Bazzaro amò
rappresentare la laguna di Chioggia. Nel
suo repertorio troviamo però anche molti ritratti, specialmente quelli delle
celebrità del canto lirico dell’epoca impegnate nelle rappresentazioni
scintillanti del Teatro alla Scala di Milano. Spesso i protagonisti dei quadri
venivano rappresentati con gli abiti di scena. Solenghi divenne uno dei
protagonisti della vita artistica milanese. Era un pittore eccezionale e
duttile: passava con semplicità dalla pittura ad olio, al pastello,
all’acquarello senza mostrare mai insicurezza o difficoltà di esecuzione. Fu
protagonista di molti eventi d’arte e fu
esposto alla Permanete e partecipò attivamente agli eventi
organizzati dall’associazione Famiglia Artistica Milanese, che opera ancor oggi
a Milano dal 1873. Un'ampia rassegna postuma delle sue opere venne allestita
nel 1947 presso la Galleria Boito di Milano. Giuseppe Solenghi è un pittore milanese che ha bisogno di poche
presentazioni per chi è del settore o semplicemente appassionato della buona
pittura dell’ottocento italiano. Morì a Cernobbio nel 1944.