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mercoledì 15 novembre 2017

Giorgio Bellandi: esponente del realismo esistenziale


Giorgio Bellandi nasce a Milano nel 1931. Si appassiona all’arte da giovanissimo. Fu artista e scenografo di grande talento. Frequenta l’Accademia di Brera ed entra a far parte attivamente dell’ambiente artistico milanese di quegli anni.

Bellandi lavora come scenografo al Teatro alla Scala di Milano e debutterà come pittore negli anni '50 aderendo al realismo esistenziale. Infatti diventerà un esponente di questa corrente : un movimento artistico molto attivo a Milano nella seconda metà degli anni cinquanta.

Il gruppo era composto da giovani talenti, quasi tutti allievi di Aldo Carpi e Francesco Messina. All’origine il gruppo era formato da Mino Ceretti, Giuseppe Guerreschi e Bepi Romagnoli. Il gruppo cominciò a suscitare l’interesse della critica e della stampa anche grazie a Marco Valsecchi, che scrisse un articolo su “Il Giorno”, in occasione di una mostra milanese. Successivamente si uniranno alla corrente altri artisti: Gianfranco Ferroni, Tino Vaglieri, Floriano Bodini e Giuseppe Banchieri e dalla seconda metà degli anni cinquanta il piccolo gruppo si trasformò in un movimento culturale più ampio con Mario Bardi, Dimitri Plescan, Liberio Reggiani, Giancarlo Cazzaniga, Giuseppe Martinelli, Sandro Luporini, Giulio Scapaticci, Adolfo Borgognoni  Giorgio Bellandi e il suo grande amico Rodolfo Aricò.




Il movimento si basava originariamente alla ricerca di qualcosa di diverso, alla ricerca di un'alternativa sia alla pittura informale sia agli effetti dell’esistenzialismo, soprattutto politico, che aveva preso piede a causa dei danni causati dalla II Guerra Mondiale. Ideologicamente questi artisti avevano in comune il rifiuto verso gli autoritarismi e verso i conformismi sociali e politici, in un ambiente orientato complessivamente a sinistra. E’ un’artista dotato di talento e creatività ed esegue opere dalla lettura interessante con tonalità cromatiche intense ma armoniose. Nel '64 partecipa alla Biennale di Venezia e nel '65 fu invitato alla IX Quadriennale di Roma. Bellandi amava la pittura, la libertà d’espressione, amava la bellezza e amava il lago di Como.

Spesso veniva sul Lario in cerca di relax e ispirazione. Bellandi è stato un pittore molto attivo e con all’attivo moltissime mostre in territorio Nazionale ed Internazionale, fino alla malattia che purtroppo gli fu fatale. Muore prematuramente a Como nel 1976. Nel 2002 la prestigiosa galleria Trimarchi Arte Moderna di Bologna gli dedica la Mostra “Giorgio Bellandi: opere storiche. Anni ’50-‘60” dove sono presenti una ventina di opere pittoriche dell’ultimo scorcio degli anni ’50 e ’60. Giorgio Bellandi fu un artista e uno scenografo di grande importanza nazionale, un pittore che ha amato la sua città, legato al Lago di Como e al territorio lariano.



*Ringraziamo Elisabetta G. per il testo