Translate

martedì 8 maggio 2018

I Cavalli del Bisbino



Una nostra lettrice ha espresso la volontà di pubblicare un articolo per dare visibilità e spingere tutti ad aiutare e sostenere questa associazione, non lucrativa, il cui scopo è quello occuparsi in tutte della salvaguardia del branco dei Cavalli del Bisbino.
Tutto ebbe inizio nell’inverno del 2008 quando due gruppi di cavalli che vivevano liberi sul Monte Bisbino scesero nei villaggi di Sagno, in territorio Elvetico, e Rovenna alla ricerca disperata di cibo, poiché la montagna era ricoperta da troppa neve. Diversi anni prima il loro proprietario morì e i due branchi sopravvissero sulla montagna sfidando ogni genere di difficoltà. La discesa nei villaggi provocò molte lamentele e si profilò il pericolo che autorità insensibili sequestrassero gli animali per ridurli in cattività o peggio ancora per spedirli al macello. Alcuni proprietari del luogo fecero di tutto per allontanare gli animali dai pascoli con tentativi addirittura di eliminarli. Numerose associazioni e persone sensibili, svizzere e italiane, si mossero per salvarli cercando soluzioni pratiche indirizzate alla sopravvivenza e alla risoluzione dei conflitti sorti nei luoghi della loro presenza. Nel maggio 2010 i cavalli vennero spostati sul versante verso il Monte Generoso, una zona splendida, dove i pascoli sono ricchi e abbondanti. Si trattò della famosa transumanza che riunì un centinaio di volontari uniti dal desiderio di salvare questi meravigliosi cavalli.


Da allora i 24 cavalli del Bisbino appartengono ad un’associazione che porta il loro nome e che conta 400 membri. Il Comune di Lanzo ha messo a disposizione un grande terreno dove i cavalli trascorrono i mesi invernali foraggiati e accuditi dai volontari. In primavera vengono portati sui pascoli alti del Generoso e lì rimangono fino al tardo autunno. L’associazione si affida alla grande professionalità dell'etologo Francesco De Giorgio. La gestione dei cavalli si basa sui principi etologici ed etici dell'approccio zooantropologico. In opposizione a quello antropocentrico, in cui il cavallo deve produrre valore, essere sottomesso e rispondere adeguatamente alle aspettative umane, questo metodo invece mette al centro l'animale, la sua soggettività, la sua capacità espressiva e relazionale con i propri simili e con l'ambiente circostante. (testo dal sito Cavalli del Bisbino).

I cavalli sono di razza Avelignese che deve il proprio nome al paese di Avelegno, vicino a Bolzano. In tedesco paese è chiamato Hafling e il cavallo è quindi conosciuto anche con il nome Haflinger.

Questa razza si distingue per il suo mantello sauro, con coda e criniera chiare. All'inizio fu selezionato come animale da soma e lavori agricoli, negli anni sessanta e settanta venne allevato essenzialmente per la produzione di carne equina; tuttavia, alcuni esemplari trovarono impiego anche nelle scuole di equitazione. I nostri nuovi amici invece hanno la fortuna di essere liberi nel nostro territorio, accuditi ed amati da persone con un cuore grande!!! Quante persone meravigliose ci sono al mondo e i volontari di questa associazione sono davvero fantastici!!!! Un grande complimento a tutti loro!!! Giulia ha voluto fortemente che fosse pubblicato un articolo sul nostro blog, essendo seguitissimo, nella speranza che molte persone possano aiutare l'associazione.

Ogni anno il gruppo affronta numerosi problemi legati al mantenimento dei cavalli.
Un piccolo contributo potrebbe aiutare i volontari per comprare il fieno, per coprire le spese sanitarie e assicurative, per mantenere in ordine il terreno del recinto, oppure per rinnovare e riparare le strutture.


Non perdete tempo e visitate subito il sito http://cavallidelbisbino.com/



Chiedimi di mostrarti poesia in movimento, e ti mostrerò un cavallo.
(Ben Jonson)