Con questa frase famosissima offriamo un post dedicato a lui, uno degli artisti più amati e odiati del nostro tempo. Nessuno sa il suo vero nome anche se recentemente degli studiosi della Queen Mary University di Londra hanno dichiarato la sua identità (chissà se sarà quella giusta…). Noi non la riportiamo perché ci piace l’alone di mistero che circonda questo personaggio.. Sto parlando di Banksy, un artista che proviene da Bristol e che la sua irriverenza, la sua strafottenza e per il mistero legato alla sua identità è diventato un vero e proprio fenomeno. Banksy pone la sua arte sui muri e sulle pareti di edifici in tutto il mondo. Con le sue opere “da strada” provocatorie è un artista che fa arrabbiare, riflettere e che scuote l’opinione pubblica. Che sia amato o odiato ormai è famoso praticamente ovunque! Le sue opere sono spesso orientate verso temi politici, morali e toccano argomenti delicati e sempre con un tocco di satira e spesso di ironia. Per la realizzazione adotta tecniche differenti e fu uno tra i primi ad usare gli stencil con una certa frequenza tanto da diventarne punto di riferimento anche per molti altri artisti di strada. Una delle cose che sinceramente mi colpisce di più è la sua capacità di infilarsi nei musei per esporre le sue opere accanto alle presenti. Questa è a nostro parere la sua abilità più grande. Come fa? Possibile che nessuno lo veda? Banksy è un artista a 360 gradi che non utilizza solo la sua creatività esponendola solo sui muri grazie a stencil, spray, tele ecc. Il suo cortometraggio Exit through the gift shop è davvero un piccolo capolavoro e consiglio a tutti di guardarlo. Nel 2010 è stato candidato all’Oscar. Nel film diretto proprio da Banksy con l'aiuto di Fairey, le sue interviste si susseguono a quelle di altri esponenti di spicco della street art. Nel film c’è anche Thierry Guetta ex proprietario di un negozio di abbigliamento e videoamatore “ufficiale” degli artisti di strada.. influenzato ed introdotto in quel mondo dal cugino alias Invader (un altro grandissimo esponente internazionale della street art ) si trasformerà a sua volta in artista con il nome di mr brainwash, ma non aggiungo altro per non rovinare la visione del film….
Ma torniamo a Banksy. Per capire e comprendere l’artista bisogna vedere o conoscer qualche sua opera. Io ne aggiungerò alcune famose anche se purtroppo non sono più tutte disponibili al pubblico… Andiamo a Londra dove a Chalk Farm appena fuori dall’uscita della Northern Line si trova Chalk Farm Maid, lavoro molto famoso anche se purtroppo è quasi del tutto cancellato. A pochi passi dalla BT Tower nel centro di West End e dalla fermata della metropolitana di Googdge Street troverete l’opera If Graffiti Changed Anything.
Nella zona nord di Londra troviamo I don’t believe in global warming” a Regent’s Canal.
Sempre nella zona Nord di Londra c’era Child with bunting ora cancellata, a Notting Hill il famoso Graffiti Painter. Uno dei più recenti era su un muro di fronte alla sede dell’ambasciata di Parigi nel Regno Unito, a Knightsbridge, nel centro della Londra ed purtroppo è stato subito coperto. Si trattava di un ritratto di Steve Jobs su un muro della Giungla di Calais, l’enorme baraccopoli dove vivono i migranti che dalla Francia provano a raggiungere il Regno Unito. Jobs aveva in mano una sacca e un vecchio computer Apple, in riferimento al fatto che il padre biologico dell’informatico era un rifugiato siriano che emigrò a New York negli anni Cinquanta.
Ci fermiamo con le opere londinesi e ci spostiamo a Bristol dove c’era Mobile Lovers: una coppia di innamorati che mentre si abbracciano curano le notifiche sullo smartphone. Diciamo c’era perché poche ore dopo la realizzazione è stata rimossa e presa in custodia da un pub di Bristol dove era visibile pagando. E’ incredibile.. Mi frego un’opera e la faccio pagare per guardarla.. Successivamente è stata venduta. E’ pazzesca la reazione che l’artista provoca nelle persone: il fatto che molti stacchino le opere di quest’uomo dai muri che sia per amore dell’arte, per rabbia, per polemica o per avidità e per guadagnare dei soldi rubando un bene lasciato pubblico fa di lui un genio un personaggio leggendario. Molta gente lo critica… più lo fanno più aumenta la fama.. In poche parole il suo successo cresce i proporzione alle critiche alle coperture e ai furti.
Lasciamo Londra… andiamo altrove … il gatto siberiano ritratto a Gaza che fa parte di una serie di quattro opere, di un viaggio e di un video documentario che voleva mostrare la situazione della striscia di Gaza dopo la guerra con Israele del 2014.
Non vado avanti altrimenti la lista sarebbe discretamente lunga.. Comunque per concludere una delle sue ultime opere è apparsa sul muro di un edificio sulla Long Island Expressway, lungo la strada dell'aeroporto J.F. Kennedy, precisamente tra Borden Avenue e la 35ª strada a New York un lavoro che faceva parte della performance itinerante Better out than in…
La Grande Mela è stata protagonista di un altro film- documentario di Banksy che ovviamente vi consiglio di guardare. Banksy does New York! Un film che stavolta non è stato voluto dall’artista ma che racconta e testimonia il delirio e il fermento che si scatenò nell’ ottobre del 2013, quando Banksy realizzò numerosi lavori e installazioni nei cinque distretti di New York. Il film è stato prodotto dall’emittente televisiva americana HBO con la regia di Chris Moukarbel per raccontare il mese di follia che ha interessato i fan di Banksy, che hanno documentato con video e fotografie la la performance itinerante ‘‘Better Out Than In”. Better Out Than In era in sostanza una personale all’aria aperta, che prevedeva un’opera al giorno realizzata da Banksy in un luogo a sorpresa… Intorno a questo evento si è formato un clima pazzesco.. Io adoro Banksy!!! Adoro la potenza di questo artista e quello che provoca nelle persone! Lo adoro!
E in Italia? Ebbene sappiate che per ora le uniche opere di Banksy sono a Napoli. L’artista realizzò una prima opera in Via Benedetto Croce ma fu cancellata e coperta da un altro writer . A Piazza Gerolomini, in pieno centro storico di esiste però un’altra opera una Madonna by Banks. Aspettiamo che l'artista torni in Italia...
Grazie Banksy e grazie agli artisti di strada… quelli veri..
L’artista di strada ama ciò che fa, ha talento ha qualcosa da dire e da lasciare a tutti noi. La sua è arte! Non è vandalismo. Il vero artista non rovina e non violenta opere d’arte e monumenti. Il vero artista rende la città più bella. L'arte è bellezza, l'artista un creatore di bellezza. Chi distrugge, sporca, rovina non è artista...