La piccola e splendida chiesetta della “Madonna delle Grazie”
sorge vicino a Piazza Belinzaghi poco
prima di Villa d’Este. La sua costruzione risale alla fine del 500 e si
documentarono le prime notizie in merito al complesso in un documento ove veniva censita come
oratorio durante la visita pastorale del Vescovo Ninguarda e con struttura troppo misera dove non si poteva
celebrare la messa. Verso il 1620 e dal 1624 i fedeli poterono iniziare a
venerare la madonna delle Grazie posta al centro dell’altare. Non si conosce
esattamente la data di costruzione del campanile, però documentazioni riportano
informazioni verso la metà del XVIII
secolo. La porta che dalla sagrestia conduce all’esterno non è all’altezza del
piano stradale, ma a circa 140
cm più in alto, e non ha alcun gradino; ciò è dovuto ai
lavori di allargamento e abbassamento della via Regina, fatti in epoche
diverse. E’ molto interessante vedere oggi questa porticina che si affaccia sul
nulla mentre si attraversa la statale. La facciata risale all’ epoca barocca è
ornata da una antica porta in legno sormontata da un portale di pietra che reca
l’iscrizione “Divae Mariae Matri Graziae”, mentre poco più in alto si può ammirare
un suggestivo affresco dell’Immacolata datato
1671. Nel corso del XIX secolo, il
parroco Giovanni Maria Ostinelli (sepolto nella chiesetta) eseguì molti lavori
di ampliamento e miglioramento. In questo periodo si completò la pala d’altare,
mentre il dipinto dell’Immacolata Concezione, copia su lavoro originale del
Morazzone; un pittore molto attivo nella città di Como tra il 1608
ed il 1613, ove dipinse la pala per la chiesa della Santissima Trinità (ora
nella chiesa del Centro Cardinal Ferrari), gli affreschi della volta della sagrestia
dei Mansionari nel Duomo, la grande lunetta con "La caduta degli angeli
ribelli" per la chiesa di San Giovanni Pedemonte (ora nella pinacoteca
civica), le tele in una cappella della chiesa di Sant'Agostino ed il Gonfalone
della Confraternita del Santissimo Sacramento e di Sant' Abbondio in Duomo: fu inserito negli anni ’30. Precedentemente la
tela si trovava sul lato sinistro del presbiterio e sull’altare era posta una
nicchia con la statua della Madonna. Nella piccola chiesa si possono ammirare
alle pareti della navata delle splendide tele settecentesche: a sinistra “Il
matrimonio mistico di Santa Caterina”, a destra “L’elemosina di San Domenico”. Successivamente
la chiesa subì un’importante opera di restauro sotto la guida di mons. Gino
Discacciati e sul progetto di architetti e geometri esperti: Arch.
Chierichetti, Geom. Manzoni e Geom. E’ bene visitare questo piccolo e troppo
spesso dimenticato gioiello di Cernobbio.
The tiny and magnificent church of "Our Lady of
Grace" is near Piazza Belinzaghi just before Villa d'Este. Its
construction dates back to 500 and is documented in the first news in a document where it was wrote that was an oratory structure, during the pastoral visit
of Bishop Ninguarda, too wretched where
you could not celebrate mass. From 1624 to 1620 the faithful could begin to venerate the
picture of the Lady of Grace on the altar. Do not know the exact date of
construction of the tower, but records show about the mid-eighteenth century. The
door that leads out from the sacristy is not at street level, but at about 140 cm higher, and has no
step, due to the work of widening and lowering of the Via Regina, made at
different times . It 's very interesting to see now this door that overlooks “nothing”
as you cross the road. The facade dates back to 'Baroque period is adorned with
an ancient wooden door topped by a stone door that bears the inscription
"Matri Graziae Divae Mariae", while a little higher you can admire a
beautiful fresco of the Immaculate dated 1671. During the nineteenth century,
the parish priest Giovanni Maria Ostinelli (buried in the church) executed many works of enlargement and
improvement. In this period was completed the altar, while the painting of the
Immaculate Conception, a copy of the original work of Morazzone , a very active
artist in the city of Como between 1608 and 1613, where he painted the
altarpiece for the church of the Holy Trinity (now in the church of Cardinal
Ferrari Centre), the frescoes of the vault of the sacristy of the Duomo in job
descriptions, the large bezel with "The Fall of the Rebel Angels" for
the church of San Giovanni Pedemonte (now in the picture gallery), the paintings
in a chapel in the church of St. Augustine and the Banner of the Confraternity
of the Blessed Sacrament and of Sant 'Abbondio in the Cathedral: was inserted
in the '30s. Formerly the painting was on the left side of the chancel and the
altar was placed a niche with the statue of the Madonna. In the small church
can be admired on the walls of the nave of the splendid eighteenth-century
paintings: the left "The Mystic Marriage of St. Catherine," right
"Almsgiving of St. Dominic." Later the church underwent major restoration
work under the guidance of priest Gino
Discacciati and the project architects and surveyors experts: Arch
Chierichetti, Geom. Manzoni and Geom. Don’t forget to visit this tiny and too often forgotten gem of
Cernobbio