La villa del Balbianello si trova a Lenno ed è situata sulla punta della penisola chiamata Dosso di Lavedo, un promontorio che si spinge dolcemente nel Lago di Como poco prima di Tremezzo e approssimativamente di fronte a Bellagio creando i due bellissimi Golfi di “Venere” e di “Diana”. La penisola, anche grazie alla sua conformazione geologica ha mantenuto intatti i suoi straordinari valori naturali accentuando il carattere romantico degli edifici e del giardino collocati alla sua estremità a picco sul lago. L'assoluta unicità e l’introvabile bellezza di questo paesaggio costituirono e costituiscono tuttora uno dei soggetti preferiti da pittori ed incisori di vedute lariane. La costruzione della residenza e della Loggia risale alla fine del Settecento (1787), quando il Cardinale Durini acquistò questa una romantica penisola per edificare una tranquilla dimora di villeggiatura. Il territorio di Durini aveva precedentemente ospitato fino al XVI secolo una piccola comunità religiosa francescana, del quale rimane come testimonianza la stretta facciata dell’inconfondibile chiesetta caratterizzata da due campanili. Alla morte del Cardinale (alla fine del Settecento ) la dimora era costituita da due corpi quadrangolari comunicanti e da un elegante loggiato che si poneva come collegamento fra la biblioteca e la sala della musica. La Villa passò al nipote di Durini, il patriota Luigi Porro Lambertenghi, che trasformò la residenza da luogo di pace e meditazione ad un movimentato ritrovo per massoni. Silvio Pellico fu ospitato nella dimora ed era letteralmente innamorato della località lariana. Con l’esilio di Porro Lambertenghi in Belgio la proprietà fu venduta all’amico Giuseppe Arconati Visconti che la trasformò nuovamente in un prestigioso salotto estivo frequentato personaggi illustri come Berchet e Manzoni. Successivamente il figlio Gianmartino arricchì il “Balbianello” del parapetto in pietra che delimita la terrazza. Il casato finì per estinguersi e la splendida Villa venne abbandonata per trentanove lunghi anni prima che, nel 1919, venisse acquistata dal generale americano Butler Ames, che si impegnò a restaurare e recuperare i preziosi arredi degli Arconati ed a rinnovare la dimora. Alla morte del generale, gli eredi vendettero il Balbianello all’ intraprendente imprenditore milanese Guido Monzino. La Villa venne nuovamente restaurata e trasformata in parte in museo privato dove Monzino raccolse i suoi ricordi di viaggio, le collezioni d’arte e i cimeli delle famose spedizioni da lui compiute, come la conquista del Polo Nord nel 1971 e dell’Everest nel 1973. Monzino morì l’11 ottobre del 1988 lasciando la Villa del Balbianello in eredità al FAI, con una dote che ne aiuta ancora oggi la manutenzione. La Villa è di una bellezza unica e anche il suo parco è un capolavoro caratterizzato da terrazze e balaustre strutturate in modo da seguire fedelmente l’andamento del terreno: in alcuni punti è scosceso con ripide rocce che creano vari piani di dislivello sui quali si alternano prati siepi, cipressi e querce.
una rappresentazione di Stefano Butera - "Lenno" - collezione privata
APERTURA:
dal 14 marzo al 15 novembre 2011: 10.00 -18.00 Lunedì e mercoledì chiuso.
ACCESSI: di fronte al Lido di Lenno è istituito un servizio regolare di motoscafi per accedere alla villa. Soltanto il martedì, sabato e domenica e giorni festivi è consentito l’accesso pedonale (dall’ imbarcadero di Lenno circa
Sono possibili visite guidate all’interno della villa.
INFORMAZIONI:Tel 0344 56110 Fax 0344 55575
www.fondoambiente.it
The “Villa
Balbianello” is located in Lenno on the
tip of the peninsula called Lavedo, a
promontory that reaches gently into Lake
Como just before Tremezzo
and approximately opposite to Bellagio creating two beautiful bays named
"Venus" and "Diana".
The peninsula, thanks to its geological structure has maintained its
outstanding natural values emphasizing the
romantic character of the buildings and grounds located at the tip overlooking
the lake. The absolute uniqueness and unobtainable beauty of this landscape
formed and still form a favorite subject of painters and engravers of views of Lake Como .
The construction of the residence and the Lodge dates from the late eighteenth
century (1787), when the Cardinal Durini bought this romantic peninsula to
build a quiet getaway resort. The territory
of Durini had previously
housed, until the sixteenth century, a small Franciscan religious community,
which remains as a testimony to the close of the unmistakable facade
characterized by two church steeples. On the death of Cardinal (the late
eighteenth century) the mansion consisted of two rectangular bodies and
communicating with an elegant portico which stood as a liaison between the
library and music room. The Villa was inherited by grandson of
Durini, the patriot Lambertenghi Luigi Porro, who transformed the residence to
place of peace and meditation to a lively meeting place for Masons. Silvio
Pellico was a guest in the house and was literally in love with the resort on
the lake. With Porro Lambertenghi exile in Belgium , the property was sold to
his friend Giuseppe Arconati Visconti who transformed back into a prestigious
summer living area frequented famous people like Berchet, and Manzoni. Later,
his son Gianmartino enriched the "Balbianello" with a parapet of
stone that marks the terrace. The family eventually die out and the beautiful Villa
was abandoned for thirty long years before, in 1919, was acquired by American
General Butler Ames, who undertook to restore and recover the precious
furnishings of Arconati and to renew the residence. On the death of General,
his heirs sold the Balbianello to the Milanese businessman Guido Monzino. The
Villa was again restored and transformed in part into a private museum where
Monzino collected his travel memories, collections of art and memorabilia of
the his famous expeditions as the conquest of the North Pole in 1971 and
Everest in 1973. Monzino died on 11 October 1988 leaving a legacy of
Balbianello Villa to the FAI, with a skill that helps maintain even today. The
Villa absolutely beautiful and also its park is a masterpiece characterized by
terraces and balustrades structured to follow closely the progress of the plot
is steep in places with steep cliffs that create different levels of elevation
on which alternate grass hedges, cypresses and oaks.
OPENING:
from March 14 to November 15, 2011: 10:00 to 18:00 Monday and Wednesday closed.
ACCESS: in front of Lido di Lenno has established a motorboat service to access the villa. Only on Tuesdays, Saturdays and Sundays and public holidays is permitted pedestrian access (from 'landing of Lenno about
Guided tours are possible within the villa.
INFORMATION: Tel 0344 56110 Fax 0344 55575
www.fondoambiente.it