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martedì 22 maggio 2012

Villa Erba: gioiello di Cernobbio




La storia di Villa Erba e soprattutto sul luogo in cui è stata costruita è vecchia di ben otto secoli. L’odierna villa sorge su un terreno che confina con allo sbocco del torrente Breggia ed ospitava in epoca remota l’antico Monastero delle Monache Benedettine Cluniacensi dedicato a S. Maria Assunta citato nel volume degli Annali dell’Abbazia di Cluny grazie ad una documentazione che risale al 1150. Nel 1784 il monastero di Cernobbio fu colpito dalle soppressioni austriache di Giuseppe II e stabili e terreni furono venduti a lotti ad alcuni privati tra cui ricordiamo i Guaita, noti imprenditori comaschi nel settore della lana che usufruirono degli ampi edifici dell’ex convento per aprire una succursale del rinomato ed omonimo lanificio. Nel 1810 quest’ultimo fu chiuso e il nucleo costituito dalla chiesa, dall’oratorio, dal monastero e dai terreni, furono acquisiti dal Parroco di Cernobbio e rivenduti successivamente nel 1816 alla marchesa Vittoria Peluso Calderara, moglie in seconde nozze del generale Domenico Pino già proprietari della Villa del Garrovo ovvero l’odierna Villa d’Este. Grazie all’acquisto da parte della nobildonna, l’antico convento venne trasformato in una residenza aristocratica composta da villa padronale ricavata dall’edificio del monastero e da un magnifico giardino all’inglese che sostituì gli orti e i vigneti precedentemente ospitati dal territorio. La recente creazione fu chiamata dalla coppia Villa Nuova. Successivamente gli eredi vendettero la villa a un cugino del defunto generale, il tenente colonnello Giuseppe Cima della Scala che cambiò il nome della residenza in villa Cima. Nel 1892, la dimora fu acquisita da un’influente coppia della ricca borghesia milanese: la contessa Anna Brivio e il commendator Luigi Erba, noto impresario musicale, direttore della casa editrice musicale Ricordi nonché fratello ed erede del noto industriale farmaceutico Carlo Erba. Nel 1893 l’industriale demolì la Villa Cima ed intraprese la costruzione di una nuova e prestigiosa residenza che prenderà il suo nome, il cui progetto e direzione lavori fu affidato agli architetti Angelo Savoldi e Giovan Battista Borsani. La Villa commissionata dagli Erba a Cernobbio venne ultimata verso il 1901 e si caratterizzò per uno stile neo-rinascimentale ricco di moduli manieristi, che si ispirava allo stile del grande architetto perugino Galeazzo Alessi. Dopo la morte degli Erba la villa andò alla figlia Carla Erba, moglie del duca milanese Giuseppe Visconti di Modrone. Negli anni della Belle Epoque e precisamente nel maggio del 1928, in occasione della visita a Como del principe ereditario Umberto di Savoia, la duchessa Erba, separatasi dal precedente marito ospitò il principe nella sua casa e in suo onore organizzò nel parco della villa sul Lago di Como una sfarzosa festa moltissimi invitati. Alla famiglia Visconti si deve anche la costruzione del Galoppatoio all’interno della villa, posto vicino alla riva del torrente Breggia, voluto per l’allenamento dei loro cavalli da corsa, che negli anni 50 venne attrezzato anche per lo svolgimento di Gare Ippiche. All’inizio Carla Erba abitava la villa, in compagnia dei suoi numeroso figli, solo nei periodi estivi e durante le occasioni di vacanza, ma successivamente abitò in maniera più stabile nell’amata dimora lariana. Carla Erba morì nel 1939 probabilmente a causa della tubercolosi. I figli Visconti di Modrone, abitarono occasionalmente a Cernobbio e seguirono la tradizione di famiglia organizzando eventi mondani, ricevimenti, balli e concerti di musica per i loro ospiti. Fra questi, ricordiamo il celebre Luchino Visconti che debuttò come regista nel 1943 con il film ”Ossessione” diventando un esponente di punta della nuova tendenza cinematografica: il Neorealismo. Il regista risiedeva abitualmente a Roma, ma era molto legato a villa Erba e ne ripropose in tanti suoi film le suggestive atmosfere che aveva colto durante le sue numerose vacanze passate sul lago di Como con la sua famiglia. Nel 1972 durante le riprese di Ludwig il regista fu colpito da ictus cerebrale e decise di trascorrere a Cernobbio un lungo periodo di riposo e riabilitazione insieme alla sorella Uberta, terminando a Villa Erba il montaggio del film. Luchino Visconti morì nella primavera del 1976, colto da una forma grave di trombosi poco dopo aver visionato insieme ai suoi più stretti collaboratori il primo montaggio del film a cui stava ancora lavorando. A testimoniare la bellezza e l’atmosfera magica degli anni passi resta la splendida struttura edificata dalla famiglia Visconti. L’ala nobile della Villa presenta una pianta di forma vagamente quadrata con una spettacolare facciata arricchita da una suggestiva scalinata che conduce in riva del lago; si sviluppa su due piani ed è dotata di una torretta panoramica alta 33 metri. L’interno e l’esterno della dimora sono di una ricchezza decorativa davvero notevole e la rendono senza dubbio una delle più belle ville dell'Ottocento italiano. Molte delle decorazioni pittoriche al suo interno furono realizzate da Angelo Lorenzoli, Ernesto Fontana e da Cesare Tallone. Al primo piano della villa si trovano “Le stanze di Luchino Visconti” che costituiscono un percorso museale dedicato al legame tra il celebre regista e la sua antica e tanto amata dimora di vacanza.
Nel 1986 Villa Erba fu venduta dagli eredi Visconti a un consorzio pubblico, la Villa Erba Spa che fece realizzare un Centro Espositivo polifunzionale studiato dall’architetto Architetto Mario Bellini. Il grande architetto sviluppò il suo concetto creativo partendo una grande “piazza centrale” su cui si aprono tre quartieri d’affari, per un totale di 6500 mq espositivi eseguiti con materiali tecnologici in contrasto con la purezza e la luminosità del cristallo delle numerose vetrate della struttura. Dal padiglione “piazza” centrale a forma di cupola si aprono tre percorsi attraversati da corridoi longitudinali, una soluzione ideale per ospitare fiere importanti. Il giardino fa da cornice a questo binomio di modernità e storia e costituisce un ricco patrimonio botanico per la città di Cernobbio grazie alle numerose piante che si possono ammirare al suo interno come platani, magnolie, ortensie, azalee, aceri rossi solo per citarne alcune. Tutta questa bellezza fa di Villa Erba non solo una sede ideale per eventi mondani, fiere, congressi etc. ma la rendono una location perfetta per le cerimonie di nozze. Anche l’area dell’ex galoppatoio offre la possibilità di organizzare all’aperto grandi manifestazioni sportive e di intrattenimento. Villa Erba dispone di un attracco privato sul lago e un l’eliporto che vanno a completare la funzionalità del centro congressi . Questa villa è un gioiello sotto ogni punto di vista e merita di essere visitata e scoperta.





“Villa Erba è una casa che noi amiamo molto, una vera villa lombarda, tanto cara. Ci riuniremo tutti là, fratelli e sorelle e sarà come al tempo in cui eravamo bambini e vivevamo all’ombra di nostra madre.”




Luchino Visconti

per informazioni: www.villaerba.it





The history of Villa Erba and of the place where it was built eight is old of centuries. Today's Villa stands on land that borders the mouth of the river Breggia and housed in ancient times the ancient the Benedictine monastery of Cluny nuns dedicated to St. Assumption cited in the volume of the Annals of the Abbey of Cluny dating back to 1150. In 1784 the monastery of Cernobbio was hit by cancellations of Austrian Emperor Joseph II, stables and land were sold to the Guaita family, Como’s well known entrepreneurs in wool that exploited these large buildings to open a branch of the renowned and eponymous wool mill. In 1810 it was closed and the core consists of the church, oratory, the monastery and grounds were acquired by the parish priest of Cernobbio and then resold in 1816 at the Lady Vittoria Peluso Calderara, remarriage of the wife in general Domenico Pino already owners of the Villa Garrovo or now Villa d'Este. With the purchase by the noblewoman, the old convent was transformed into an aristocratic villa consists in a nice mansion obtained from the building of the monastery and a magnificent garden that replaced the orchards and vineyards from the territory. The recent establishment by the couple was called Villa Nuova. Subsequently, the heirs sold the villa to a cousin of the General, Lieutenant Colonel Joseph Cima della Scala, which changed the name of the residence in Villa Cima. In 1892, the mansion was acquired by an influential business man and his wife: Countess Anna Brivio and Luigi Erba, director of music publisher Ricordi and brother and heir of the known pharmaceutical industrialist Carlo Erba. In 1893 the industrial demolished the Villa Cima and undertook the construction of a new and prestigious residence named in his honor, whose design and construction supervision was entrusted to the architects Angelo Savoldi and John Baptist Borsani. Commissioned by the Villa Erba in Cernobbio was completed around 1901 and was characterized by a neo-Renaissance mannerist rich modules, which was inspired by the style of the great architect Galeazzo Alessi of Perugia. After the death of Luigi and Anna Brivio, the villa went to their daughter Carla, wife of Duke Giuseppe Visconti di Modrone. In the years of the Belle Epoque and precisely in May of 1928, during a visit in Como of prince Umberto of Savoy, the duchess, separated from her former husband was home accomodated the Prince in her house and organized in his honor in the park on Lake Como a sumptuous party with many guests. At the Visconti family built also the Galoppatoio inside the villa, situated near the bank of the river Breggia, for the train of their horses, which in the '50s was also equipped for the conduct of Races. Carla Erba lived in the villa, along with his numerous children, only in summer and during holiday times, but later lived in a more stable time in her home in Cernobbio. Carla Erba died in 1939 probably due to tuberculosis. The Visconti di Modrone children, lived occasionally in Cernobbio and followed the family tradition by organizing social events, receptions, dances and musical concerts for their guests. Among these, we remember the famous Luchino Visconti, who made his debut as director in 1943 with the film "Obsession" and became a leading exponent of the new trend cinematic : the Neorealism. The director used to reside in Rome, but was very close to Villa Erba and revisited in many of his films the enchanting atmosphere that had taken during his holidays spent on Lake Como with his family. In 1972 during the filming of Ludwig he was hit by stroke and decided to spend in Cernobbio a long period of rest and rehabilitation along with her sister Uberta finishing at Villa Erba the film editing. Luchino Visconti died in the spring of 1976, seized with a severe form of thrombosis shortly after viewing along with his closest collaborators, the first cut of the film that was still working. To testify the beauty and magical atmosphere of that period remains the magnificent structure of Villa Erba built by the Visconti family. The Villa Noble has a vaguely square-shaped plant with a spectacular facade enriched by an impressive staircase leading into the lake, spread over two floors and has a lookout tower 33 meters high. The interior and exterior of the mansion are a truly remarkable and decorative richness make it undoubtedly one of the finest work of the Italian eight hundred century villas. Many of the paintings inside were made by Angelo Lorenzoli, Ernesto Fontana and Cesare heel. On the first floor of the villa are "The rooms of Luchino Visconti's" that make up a museum dedicated to the link between the famous director and his ancient and beloved vacation home.
In 1986, Villa Erba was sold by the heirs to a public consortium the Villa Erba SpA, which ordered the construction of a multipurpose exhibition center designed by architect Mario Bellini . The great Bellini developed his creative concept starting with a large "central plaza" of which there are three business districts, for a total of 6500 square meters of exhibition materials made with technology as opposed to the purity and brightness of the glass window. From the pavilion "square" shaped central dome there are three paths crossed by longitudinal corridors, an ideal solution for hosting important exhibitions. The garden is the backdrop to this combination of modernity and history and constitutes a rich botanical heritage of the town of Cernobbio, thanks to the many plants that can be seen on the inside as sycamores, magnolias, hydrangeas, azaleas, red maples, just only to name a few. The beauty of Villa Erba is not only an ideal venue for social events, fairs, seminars and meetings. but also a perfect location for wedding ceremonies. The area of ​​the former riding “Galoppatoio” offers the opportunity to organizing major sports events and outdoor entertainment. Villa Erba has a private dock on the lake and a heliport that will complement the functionality of the convention center. This villa is a gem in every way and deserves to be explored and discovered.