La
cittadina di Cernobbio offre meravigliose ville storiche ed importanti. La più
famosa a livello internazionale è sicuramente Villa D’Este, fatta costruire da Tolomeo Gallio. Bartolomeo Gallio era
di famiglia agiata e seguì studi classici sotto la supervisione
del suo precettore Benedetto Giovio, che decise di mandarlo, ancora in giovane
età, a Roma sotto la protezione di suo fratello Paolo, Vescovo di Nocera . A Roma prima fu al servizio del cardinale
Trivulzio, poi passò sotto il cardinale Taddeo Gaddi, prima di stabilirsi
presso il cardinale Gian Angelo Medici che, nominato pontefice (Pio IV) il 26
dicembre 1559, volle tenere come suo "segretario proprio" Tolomeo
Gallio. Nel 1560 Pio IV lo nominò vescovo di Martirano, il
6 luglio 1562 arcivescovo di Manfredonia (Puglia). Infine, il 15 marzo 1565,
grazie ai suoi grandi meriti, il Gallio fu nominato cardinale. Alla morte di Pio IV, nel 1566, lascia l'attività
di Curia. Nel 1572 fu nominato "segretario intimo" (l'equivalente
oggi di "Segretario di Stato") da Papa Gregorio XIII e ricoprì questa
carica per 13 anni, fino al 1585. Gallio era una figura importante ed influente
sia a livello ecclesiastico che politico.
Il progetto originale di Villa d’Este conosciuta
come Villa del Garrovo dal nome del torrente che le scorre vicino, fu
dell’architetto Pellegrino Tibaldi e la dimora fu venduta ai Gallio nel 700.
Successivamente la villa fu ceduta al conte Mariani, poi al Marchese Calderara
che riportò la villa al suo antico splendore restaurando gli interni e curando
il giardino insieme alla moglie Vittoria Peluso. Alla morte del marchese la
vedova si risposò con il generale Napoleonico Domenico Pino e proprio per
lodare dell’importante consorte donna
Peluso fece costruire torrette e fortilizi in onore delle sue svariate
vittorie. Nel 1815 la villa fu venduta a Carolina Amalia Elisabetta Brunswick
moglie di Giorgio IV principe di Galles e futuro erede al trono.
La loro unione
non fu idilliaca e Carolina si trasferì a Cernobbio e cambiò il nome alla sua nuova casa con “ Villa D’Este” per
ricordare le origini “italiane” dei Brunswick. Il fondatore del Casato, Enrico
il Leone, era, infatti, il pronipote di Guelfo IV, duca di Baviera, figlio
adottivo di Guelfo III dato che questi, rimasto senza eredi, aveva adottato il
nipote cioè il figlio della sorella Cunegonda e di Azzo d’Este. A Carolina si
deve anche la costruzione della strada che da Como conduceva a Cernobbio. Nel
1820 la principessa tornò in Inghilterra e morì nel 1821. La villa nel
frattempo restò abbandonata per alcuni anni fino all’arrivo del Barone Ippolito Ciani che fece risplendere nuovamente la dimora fece
costruire in onore della principessa Carolina un bellissimo palazzo che adibì a stabilimento idroterapico e che chiamò "La Regina d'Inghilterra". Alla
sua morte gli eredi del barone non furono in grado di sostenere le spese di
gestione della dimora così nel 1873 la trasformarono in un grande albergo di
lusso. Villa
d’Este dispone oggi di lussuosissime camere disposte in due edifici e
circondate da un bellissimo parco, in uno degli angoli più belli del Lario.
E’
dotato di una piscina riscaldata
galleggiante sul Lago e di una piscina
coperta, centro benessere, otto campi da tennis, ristoranti, night. Nelle
stanze della villa sono passat nei
secoli duchi, re e regine, presidenti,
star di Hollywood, scrittori, cantanti, musicisti, stilisti. Uno dei primi
clienti fu Giorgio Ricordi, che affittò un intero piano del padiglione Regina
d’Inghilterra e ebbe come ospiti Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini. Sono passati personaggi come
Alfred Hitchcock, i duchi di Windsor, Leopoldo del Belgio, Vittorio Emanuele,
i principi di Monaco, Elizabeth Taylor, Frank Sinatra, Barbra Streisand,
Madonna, Mick Jagger, Bruce Springsteen, John Kennedy, Gorbaciov, Churchill,
Ava Gardner, lo Scià di Persia, la Callas con Onassis e tanti altri. Recentemente
la rivista Forbes ha riconosciuto Villa d’Este come il miglior albergo del
mondo: specificando tutti i pregi dell’albergo e che possiede Panorama,
architettura, bellezza, servizio, decorazione d’interni e storia.
The town of Cernobbio offers wonderful historic and important mansions . The most internationally known is surely Villa D'Este, built by Tolomeo Gallio. Bartholomeo Gallio was a wealthy family and followed classical studies under the supervision of his tutor Benedetto Giovio, who decided to send him, even at young age, in Rome under the protection of his brother Paul, Bishop of Nocera. In Rome, he was first in the service of Cardinal Trivulzio, then passed under the cardinal Taddeo Gaddi, before settling at the Cardinal Gian Angelo Medici, who was elected Pope (Pius IV) in December 26 of 1559, wanted to hold as his "own secretary" Tolomeo Gallio . In 1560 Pius IV appointed him Bishop of Martirano, July 6 oh 1562 and Archbishop of Manfredonia. Finally, 15 March 1565, thanks to its great merits, Gallium was appointed cardinal. On the death of Pius IV, in 1566, leaves the business of the Curia. In 1572 he was appointed "private secretary" (the equivalent today of "Secretary of State") by Pope Gregory XIII and held this position for 13 years until 1585. Gallio was an important and influential figure in both ecclesiastical and political. The original design of the Villa d'Este Villa known as the Garrovo by the name of the small river that flows nearby, was the architect Pellegrino Tibaldi, and the house was sold in 700 to Gallio family. Subsequently, the villa was sold to Count Mariani, then to the Marquis Calderara which brought the house to its former glory by restoring the interior and taking care of the garden with his wife Lady Vittoria Peluso. On the death of the Marquis the widow remarried with General Napoleon Domenico Pino and Lady Peluso ordered the construction of turrets and fortresses in honor of the many victories of his man. In 1815 the villa was sold to Brunswick Carolina Amalia Elizabeth wife of George IV, Prince of Wales and heir to the throne. Their marriage was not idyllic, Carolina moved to Cernobbio and changed the name to his new home "Villa D'Este" to remember the origins of "Italian" of Brunswick. The founder of the House, Henry the Lion, was, in fact, the great grandson of Guelph IV, Duke of Bavaria, adopted son of Guelph III as these, who had no heirs, his nephew that had adopted the son of his sister Cunegonde and d Azzo 'Este.
www.villadeste.com