ENZO
SANTAMBROGIO (Erba 1965) scultore e
fotografo, si forma artisticamente attingendo esperienza dalla tradizione della sua famiglia di fabbri e artigiani della Valassina dove
apprende fin da ragazzo le difficili tecniche di lavorazione dei metalli. Dal 1992 svolge una personale
ricerca artistica del tutto personale
fatta di scoperte e sperimentazioni con
materiali come ferro, pietra, legno, vetro. Enzo Santambrogio non è un artista
come gli altri: la sua creatività ha sempre bisogno di nuovi stimoli così l’artista intraprende
numerosi viaggi che contribuiranno ad arricchire positivamente il suo bagaglio
culturale e la sua voglia di scoprire luoghi e persone, climi e stili di vita
differenti. Enzo Santambrogio non si
ritiene un artista ma più che altro uno sperimentatore estremo, un uomo che da anni gira il mondo cercando nuovi
sistemi per esprimersi artisticamente. In un’epoca di noiose immagini digitali
Santambrogio ferma il tempo e riporta tutto alle origini della fotografia dove tecnica,
esperienza e abilità diventano gli ingredienti essenziali per la riuscita di
ogni singolo pezzo. Ogni viaggio dell’artista fa nascere la voglia di non
fermarsi mai e di continuare a cercare, di scoprire, di sperimentare… di vivere !!!
Durante uno dei suoi viaggi si era
innamorò delle pietre Mani, quelle pietre votive su cui i fedeli incidono dei
mantra o delle figure del Buddha e che
invitano alla preghiera. Santambrogio ebbe l’idea di avvolgere le pietre in un foglio di carta di riso e ricalcarne il
rilievo scolpito con grafite, ottenendo delle bellissime sindoni ricche di fascino e spiritualità. Nel 2010 si
reca in India e scatta delle bellissime fotografie sviluppate con la tecnica
della cianografia, tipica dell’Ottocento. La cianografia è un metodo di stampa
ad annerimento diretto ideato tra il 1840 e il 1842. Questa tecnica sfrutta la
sensibilità di alcuni Sali di ferro che sottoposti alla luce ultravioletta
cambiano dal giallo tenue al blu intenso divenendo al contempo insolubili in acqua. Il
procedimento non necessita dunque di rivelatore poiché l’immagine si forma
durante l’esposizione, né di fissaggio dato che l’acqua stessa elimina il sale
non esposto.
Il vantaggio principale di questa tecnica è soprattutto la semplicità di
esecuzione lo svantaggio la bassissima
sensibilità, una scala tonale piuttosto ristretta ed una stabilità limitata nel
tempo.
Inoltre la colorazione non è adatta ad ogni soggetto ed è stato pertanto ideato un metodo per virare il blu ad un bruno rossiccio più gradevole. Questo procedimento fu ideato dallo scienziato e astronomo inglese Sir John Herschel a breve distanza dal varo della fotografia da parte di Fox Talbot in Inghilterra e Louis Daguerre in Francia . I viaggi dell’artista lo hanno portato in giro per il mondo ed
avendo un vivo interesse per l’Africa
l’artista si è stabilito sull’isola di
Zanzibar per un anno, facendo dell’isola la
base delle sue “scorribande” fotografiche.
E
d è
qui, in quest’isola meravigliosa, che Santambrogio trova nuovo materiale per la
sua ricerca. Nasce così la raccolta fotografica “di sguardi, di Africa e di altre
leggende..” esposta al Touring café a
Como dal 27 aprile 2012. L’artista ha catturato salienti momenti di vita
africana e li propone al pubblico utilizzando ancora una volta la cianotipia. Fotografie senza tempo e colme di emozioni, una poetica raccolta di vita, capace di suscitare una forte emozione, di colpire il cuore e la mente.
Zanzibar non chiede di essere capita, ma
semplicemente compresa con l'anima, con il cuore... con lo spirito del
viaggiatore che osserva per la stessa ragione del viaggio. Una anonimo scrissi
"Se la vita è un viaggio, chi viaggia vive due volte". Difficile è
descrivere: la differenza tra il vivere ed il raccontare: le cose che si vivono
tutte d'un fiato, come un bicchiere di vino forte, stordiscono a tal punto che
ne sei ubriaco e non riesci a raccontarle a chi non le ha vissute con te..
tutto sembra ridursi ad una semplice descrizione di fatti. Ma più dei fatti
conta l'emozione che si è provata. E quella è solo tua e te la porti dentro per
sempre...
Enzo Santambrogio
Di sguardi,
di Africa e di altre leggende…
p/o Touring
Café
Piazza
Cavour 29