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martedì 24 aprile 2012

Enzo Santambrogio: di sguardi, di Africa e di altre leggende...


ENZO SANTAMBROGIO (Erba 1965)  scultore e fotografo, si forma artisticamente attingendo esperienza dalla  tradizione della sua famiglia di  fabbri e artigiani della Valassina dove apprende fin da ragazzo le difficili tecniche di lavorazione dei metalli. Dal 1992 svolge una personale ricerca artistica  del tutto personale fatta di scoperte e  sperimentazioni con materiali come ferro, pietra, legno, vetro. Enzo Santambrogio non è un artista come gli altri: la sua creatività ha sempre bisogno  di nuovi stimoli così l’artista intraprende numerosi viaggi che contribuiranno ad arricchire positivamente il suo bagaglio culturale e la sua voglia di scoprire luoghi e persone, climi e stili di vita differenti.  Enzo Santambrogio non si ritiene un artista ma più che altro uno sperimentatore estremo, un uomo  che da anni gira il mondo cercando nuovi sistemi per esprimersi artisticamente. In un’epoca di noiose immagini digitali Santambrogio ferma il tempo e riporta tutto alle  origini della fotografia dove tecnica, esperienza e abilità diventano gli ingredienti essenziali per la riuscita di ogni singolo pezzo. Ogni viaggio dell’artista fa nascere la voglia di non fermarsi mai e di continuare a cercare, di scoprire,  di sperimentare… di vivere !!! Durante uno dei suoi viaggi  si era innamorò delle pietre Mani, quelle pietre votive su cui i fedeli incidono dei mantra o delle figure del Buddha e che  invitano alla preghiera. Santambrogio ebbe l’idea di  avvolgere le pietre  in un foglio di carta di riso e ricalcarne il rilievo scolpito con grafite, ottenendo delle bellissime sindoni  ricche di fascino e spiritualità. Nel 2010 si reca in India e scatta delle bellissime fotografie sviluppate con la tecnica della cianografia, tipica dell’Ottocento. La cianografia è un metodo di stampa ad annerimento diretto ideato tra il 1840 e il 1842. Questa tecnica sfrutta la sensibilità di alcuni Sali di ferro che sottoposti alla luce ultravioletta cambiano dal giallo tenue al blu intenso divenendo  al contempo insolubili in acqua. Il procedimento non necessita dunque di rivelatore poiché l’immagine si forma durante l’esposizione, né di fissaggio dato che l’acqua stessa elimina il sale non esposto. Il vantaggio principale di questa tecnica è soprattutto la semplicità di esecuzione lo  svantaggio la bassissima sensibilità, una scala tonale piuttosto ristretta ed una stabilità limitata nel tempo.



Inoltre la colorazione non è adatta ad ogni soggetto ed è stato pertanto ideato un metodo per virare il blu ad un bruno rossiccio più gradevole. Questo procedimento fu ideato dallo scienziato e astronomo inglese Sir John Herschel a breve distanza dal varo della fotografia da parte di Fox Talbot in Inghilterra e Louis Daguerre in Francia . I viaggi dell’artista lo hanno portato in giro per il mondo ed

avendo un vivo interesse per l’Africa l’artista si è stabilito  sull’isola di Zanzibar per un anno, facendo dell’isola la  base delle sue  “scorribande” fotografiche. E
d è qui, in quest’isola meravigliosa, che Santambrogio trova nuovo materiale per la sua ricerca. Nasce così la raccolta fotografica    “di sguardi, di Africa e di altre leggende..”  esposta al Touring café a Como dal 27 aprile 2012. L’artista ha catturato salienti momenti di vita africana e li propone al pubblico utilizzando ancora una volta la cianotipia.  Fotografie senza tempo e colme di emozioni, una poetica raccolta di vita, capace di suscitare una forte emozione, di colpire il cuore e la mente.



Zanzibar non chiede di essere capita, ma semplicemente compresa con l'anima, con il cuore... con lo spirito del viaggiatore che osserva per la stessa ragione del viaggio. Una anonimo scrissi "Se la vita è un viaggio, chi viaggia vive due volte". Difficile è descrivere: la differenza tra il vivere ed il raccontare: le cose che si vivono tutte d'un fiato, come un bicchiere di vino forte, stordiscono a tal punto che ne sei ubriaco e non riesci a raccontarle a chi non le ha vissute con te.. tutto sembra ridursi ad una semplice descrizione di fatti. Ma più dei fatti conta l'emozione che si è provata. E quella è solo tua e te la porti dentro per sempre...
Enzo Santambrogio

Di sguardi, di Africa e di altre leggende…

p/o Touring Café

Piazza Cavour 29