Mario Radice nasce a Como il 10 agosto 1898 ed
è sicuramente uno degli esponenti più importanti dell'astrattismo italiano degli anni Trenta e
Quaranta e il capofila del gruppo degli
astrattisti comaschi. *Esemplare maestro di un astrattismo integrale, in cui i
fattori geometrici posseggono grandissima, ma non esclusiva importanza, Mario
Radice è artista di coerenza e dirittura morale ed estetica assolute. Dopo un
periodo di sperimentazioni futuristiche superò i limiti provinciali entro cui
la seconda fase di quel movimento si andava rinchiudendo, per accogliere le
istanze neoplastiche in parallelo con quanto Terragni, nella stessa Como,
operava con le sue geniali innovazioni architettoniche. Mondrian fu per lui
pretesto di ulteriori conquiste artistiche, ma che non condizionarono la sua
personalità. Infatti Radice pur nel rigore d’una composizione a stretti
incastri geometrici ha saputo inserire il valore dello spazio evocato da una
luce che filtra attraverso gli armoniosi ritmi geometrici a sottolineare una
presenza emotiva che non si placa in stesure cromatiche pure, ma sottintende
una vibrazione delle superfici e un’articolazione degli elementi in una
profondità articolata secondo una cadenza sonora, lirica.*
Dai primi anni ’30 si lega agli
architetti Terragni, Cereghini, Lingeri Sartoris,Cattaneo e al pittore Manlio
Rho.
Con Bardi e Bontempelli fonda nel 1933 la rivista” Quadrante” e nel 1938 con Terragni e Ciliberti il gruppo e la rivista “ Valori primordiali”.
Nel 1934 si fa intensa la frequentazione con la Galleria Milione di Milano, dove stringe amicizia con Reggiani, Ghiringhelli, Bogliardi, Soldati, Fontana e Melotti.
Tra il 1934 e il 1936 esegue le decorazioni per la Casa del Fascio di Como progettata da Giuseppe Terragni e nel 1936 promuove con Manlio Rho e Alberto Sartoris la Mostra di pittura moderna presso Villa Olmo, a Como, dove viene dato ampio spazio all’arte astratta italiana di quell’epoca.
Con Cesare Cattaneo progetta la fontana di Camerlata che viene provvisoriamente posta, in occasione della VI Triennale, nel Parco Sempione a Milano e che sarà collocata alle porte di Como solo nel 1962.
Negli anni ’40 è ospite quasi fisso alla Biennale internazionale di Venezia e collabora
Con Bardi e Bontempelli fonda nel 1933 la rivista” Quadrante” e nel 1938 con Terragni e Ciliberti il gruppo e la rivista “ Valori primordiali”.
Nel 1934 si fa intensa la frequentazione con la Galleria Milione di Milano, dove stringe amicizia con Reggiani, Ghiringhelli, Bogliardi, Soldati, Fontana e Melotti.
Tra il 1934 e il 1936 esegue le decorazioni per la Casa del Fascio di Como progettata da Giuseppe Terragni e nel 1936 promuove con Manlio Rho e Alberto Sartoris la Mostra di pittura moderna presso Villa Olmo, a Como, dove viene dato ampio spazio all’arte astratta italiana di quell’epoca.
Con Cesare Cattaneo progetta la fontana di Camerlata che viene provvisoriamente posta, in occasione della VI Triennale, nel Parco Sempione a Milano e che sarà collocata alle porte di Como solo nel 1962.
Negli anni ’40 è ospite quasi fisso alla Biennale internazionale di Venezia e collabora
alla
fondazione del M.A.C. (Movimento Arte Concreta). Nel frattempo si cimenta anche
nell’attività
di critico d’arte per alcuni quotidiani e tiene lezioni private di disegno Negli
anni ’60 e ’70 tiene numerosissime mostre presso le più importanti gallerie d’arte
italiane, realizza bassorilievi, affreschi e vetrate per numerose chiese,
partecipa ad altrettante
numerose esposizioni d’arte italiana all’estero e tiene diversi interventi e
cicli
di
lezioni presso convegni, circoli culturali e accademie, oltre che curare e
promuovere
mostre di giovani artisti lombardi.
Muore a Como il 25 luglio 1987
*int. Pr. Monteverdi*